ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Tirreno
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Venerdì 12 luglio 2002



Il problema sicurezza in Parlamento. Il sottosegretario Mantovano risponde all'interpellanza di Renzo Innocenti


Commissariato, nessuna certezza

«Previsti più controlli, ma per il presidio c'è un piano nazionale»
L'onorevole pistoiese «Parole fumose, servono fatti concreti»


QUARRATA. Il tema della sicurezza a Quarrata è approdato in parlamento. Il sottosegretario Alfredo Mantovano ha risposto all'interpellanza dell'onorevole diessino Renzo Innocenti sottoposta all'attenzione dell'ex ministro Scajola lo scorso marzo dopo pochi giorni dalla rapina ai danni del negozio «Prestandrea» che forte preoccupazione aveva creato in città sia tra gli abitanti sia tra gli amministratori. Una risposta «diplomatica» quella arrivata dal sottosegretario che non ha fornito indicazioni chiare sulla costituzione di un commissariato nella Piana (allo stesso modo aveva risposto all'ipotesi di un commissariato a Pescia) e che non ha dato alcuna soddisfazione all'onorevole Innocenti.

Mantovano ha evidenziato che lo Stato non ha dimenticato Quarrata dove nel 2001 sono diminuiti i furti ma consumate 4 rapine che hanno creato allarme. Il sottosegretario ha inoltre ricordato che da febbraio è stato intensificato il controllo notturno a Quarrata e ad Agliana con una pattuglia dei carabinieri. Sulla costituzione di un commissariato ha poi preso tempo. «Il ministero dell'interno - ha spiegato - sta studiando un piano di revisione nazionale per i presidi territoriali».

«Sono assolutamente insoddisfatto - ha poi evidenziato Innocenti - perché di fatto il sottosegretario non ha risposto alle domande. Ritengo che questo atteggiamento nasca da una sottovalutazione del problema. Le parole del sottosegretario sono state fumose, generiche e anche contraddittorie, dal momento che sia a livello locale sia a livello nazionale hanno sempre sbandierato la necessità di risolvere il problema della sicurezza mentre quando si trovano davanti a fatti concreti...».

L'interpellanza di Innocenti era stata molto dura. «Gli ultimi episodi di furti e rapine - aveva scritto Innocenti - hanno generato un clima di preoccupazione e incertezza nella popolazione». E aveva aggiunto: «Diffondendo un senso di impunità e di paura». L'interpellanza parlamentare è stato solamente l'ultimo passo conseguente a una «strategia» messa a segno anche dagli amministratori quarratini che da oltre tre anni si stanno muovendo per ottenere un commissariato. Tre anni fa la richiesta partì - con una prima petizione - dalle frazioni collinari a seguito di numerosi furti. Petizione che dopo due anni fu ripresa dagli abitanti di Quarrata (e dal capogruppo di An Massimo Niccolai) ed estesa anche ai cittadini della piana e del centro. Al problema sicurezza si era poi interessato anche il candidato sindaco Federico Gorbi durante la campagna elettorale facendo sapere di aver fatto presente la situazione a esponenti del governo. E non per ultimo l'ex sindaco Marini che della situazione aveva informato i parlamentari eletti a Quarrata: Innocenti che preparò l'interpellanza discussa nei giorni scorsi e il senatore verde Boco.

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