ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL TEMPO
(Sezione: Interni   Pag.   )
Martedì 2 luglio 2002

di FRANCESCA MANDESE

Clandestini, ancora sbarchi e tragedie

Due curdi muoiono asfissiati in un tir nel porto di Brindisi. Mantovano: arrivi dimezzati in Puglia
A Lampedusa approda un’altra carretta del mare con 117 persone provenienti dall’Africa. Attesi in migliaia dalla Somalia


BRINDISI — Riprende il flusso di immigrati clandestini verso le coste italiane. E riprende anche la conta dei caduti sulle rotte della libertà. Ieri, due curdi sono stati trovati morti in un carico di angurie sbarcato nel porto di Brindisi, mentre a Lampedusa è approdata un'altra carretta del mare che trasportava un centinaio di clandestini provenienti dal centro dell'Africa.

L'allarme era stato lanciato un paio di settimane fa dalle organizzazioni internazionali di intelligence di Italia, Spagna e Grecia. Secondo quanto accertato dagli investigatori, almeno quattro grosse navi cariche di clandestini erano in partenza dai porti del Mediterraneo orientale con destinazione Italia. I porti segnalati come maggiormente a rischio erano Porto Said, con rotta verso il Canale di Suez, e quelli di Cipro, Turchia e Libano. Prevista anche la partenza delle solite carrette del mare, vecchi traghetti e pescherecci malandati mandati allo sbaraglio in mare aperto per poi essere abbandonati in vista delle coste italiane.

Qualcosa di molto simile è accaduto ieri mattina, al largo delle coste siciliane, all'altezza di Lampedusa. Un vecchio barcone di dodici metri è stato avvistato un centinaio di metri al largo di Cala Madonna. A bordo c'erano 117 uomini provenienti dal centro dell'Africa, una metà dei quali di nazionalità somala. Proprio dalla Somalia, infatti, giunge la segnalazione di migliaia di persone in attesa di fuggire verso l'Italia. Le operazioni di trasbordo dei clandestini sono state condotte dagli uomini della guardia di finanza, che hanno fermato tre uomini, un sudanese, un marocchino e un iracheno, sospettati di essere gli scafisti del barcone.

Più tragica, invece, la scoperta effettuata nel porto di Brindisi. Ieri, poco dopo le 13, durante le consuete operazioni di controllo dei mezzi in arrivo dalla Grecia, gli uomini della polizia di frontiera, diretti dal vice questore aggiunto Alberto D'Alessandro, hanno scoperto, nel rimorchio di un autoarticolato partito da Patrasso a mezzanotte di domenica, i corpi senza vita di due curdi. Altri due curdi erano in fin di vita e sono ora ricoverati presso l'ospedale "Antonio Perrino" di Brindisi con prognosi riservata. I quattro uomini, dell'apparente età di trent'anni, non avevano addosso alcun documento di identità.

L'autoarticolato, con targa tedesca, era condotto dal greco Panajotis Douroukis, di 38 anni, e aveva effettuato il carico di angurie a Patrasso, poco prima dell'imbarco sul traghetto "El Greco", battente bandiera panamense. Il rimorchio era una cella frigorifera, ma l'autista aveva deciso di lasciarla spenta perché la merce trasportata non richiedeva temperature particolarmente basse. La causa della morte, secondo i primi accertamenti del medico legale, sarebbe da attribuire alla mancanza di aria, alla temperatura molto elevata e alle esalazioni derivanti dalla fermentazione della frutta.

Le gravi condizioni dei due clandestini superstiti non hanno consentito agli agenti della squadra mobile, diretti dal dottor Angelo Loconte, di conoscere altri particolari sul viaggio e sulle modalità di imbarco. Il rimorchio, inoltre, non era sigillato. Non è stato possibile, quindi, emettere alcun provvedimento nei confronti dell'autista, che probabilmente non era a conoscenza della presenza dei quattro clandestini.

Un episodio della stessa gravità si era verificato, sempre a Brindisi, l'8 febbraio del 2001, quando nella stiva del mercantile turco "Sena" furono trovati i corpi senza vita di due clandestini curdi, uccisi dalle esalazioni di sansa.

La scoperta fu fatta dagli uomini dell'equipaggio del mercantile, che era partito dal porto tunisino di Sifax una settimana prima, mentre erano in corso le operazioni di scarico delle cisterne. Nei mesi successivi, altri immigrati erano stati scoperti, e forse salvati dalla morte, nei carichi di cotone, nelle celle frigorifere e perfino nei camper.

Intanto da Lecce il sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano ha sottolineato che «si sta intensificando lo sforzo perchè si impediscano le partenze, perchè ci sia un fermo alla clandestinità nei luoghi di maggiore afflusso». Mantovano ha poi reso noto che gli sbarchi in Puglia nell' ultimo anno hanno subito un decremento del 60% rispetto all' anno precedente; invece hanno registrato un incremento lieve in Calabria e più consistente in Sicilia. Gli arrivi, complessivamente, nell' ultimo anno - ha aggiunto - sono stati di poco superiori al 4 per cento rispetto all' anno precedente.

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