CAPO D'ORLANDO - Folla delle grandi occasioni ieri sera a Capo d'Orlando, nella sede dell'Acio (L'Associazione dei commercianti della città che negli annoi 90 diede il via alla lotta nazionale contro il racket e l'usura), per la presentazione della "Fondazione culturale Acio". Nella sede storica del sodalizio c'erno quasi tutti i protagonisti di quella "primavera" degli anni 90, dal suo primo presidente Tano Grasso, ai commercianti-coraggio che con le loro testimonianze in tribunale inchiodarono gli estorsori; dalle forze dell'ordine ai veritci politici a quelle istituzionali. Al tavolo della presidenza l'onorevole Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno e delegato alle problematiche legate al'usura; il commissario nazionale straordinario antiracket prefetto Carlo Ferrigno (di nuova nomina); il primo cittadino Massimo Carello; il parroco della città, padre Vittorio Casella; Sarino Daminao, attuale presidente dell'Acio; Lino Busà, della Federazione nazionale delle associazioni anatiracket e naturlamente Tano Grasso. Tra gli ospiti, il prefetto Stefano Scammacca, il neo procuratore della Repubblica del Tribunale di Patti, Roberto Saieva, il presidente del tribunale di Barcellona, Calogero Lanza, l'onorevole Nuccio Carrara, il questore Cristofaro La Corte, il consigliere provinciale Salvatore Librizzi, i comandanti provinciali dei carabinieri della guardia di finanza, Ortolani e Lolli.

La Fondazione culturale Acio, ha lo scopo, come ha dichiarato il suo presidente Tano Grasso, di divulgare sul territorio e in particolare modo tra i giovani, la cultura della legalità. Tra le iniziative la concessione di borse di studio finalizzate allo studio delle problematiche legate alle estorisioni e alle problematiche dell'usura nonchè a studi specifici territoriali sui fenomeni delinquenziali. Fanno parte anche del consiglio d'amministrazione della Fondazione il rettore dell'Università di Messina, Gaetano Silvestri, lo scrittore siciliano Enzo Consolo, il giornalista Sandro Ruotolo e il presidente dell'Acio Sarino Damiano