ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL SUD
(Anno 54       Pag.     )
venerdì 27 gennaio 2006

Paolo Cucchiarelli

emma bonino si chiede se in italia esistano ancora le libertà personali

Il ministro Giovanardi esclude che si sia fatta “macelleria”. La soddisfazione di Fini

 

 An esulta, secondo la sinistra è un dramma sociale


 

ROMA – Mai così divisi su una legge, come su quella sulla droga: per la Cdl, che esulta a cominciare da An, è una svolta, un cambiamento epocale; per l'opposizione un vero e proprio dramma politico-sociale; per gli antiproibizionisti una svolta del tutto repressiva («Non ci sono più le libertà personali», dice la Bonino); per molte comunità cattoliche una legge lontana dalla realtà.

Il governo: nessuna macelleria – Si vogliono colpire gli spacciatori, non i tossicodipendenti, non c'è nessun atto di “macelleria”, dice Giovanardi. «Le nuove norme sono il frutto del contributo di operatori laici e cattolici. Abbiamo atteso tre anni allo scopo di avere un quadro chiaro e compiuto alle misure da adottare».

Cdl: una vittoria – Esulta la Cdl per una legge che la qualifica politicamente, come dice An. «Non si tratta di un provvedimento repressivo se non per quello che riguarda lo spaccio – dice Gianfranco Fini, il “padre” del ddl – L'emendamento è semplice: non esiste il diritto di drogarsi». Tutta An sottolinea con grande enfasi il risultato: Alfredo Mantovano («cade l'ipocrisia tra droga leggera e pesante»), Maurizio Gasparri («è una svolta storica») e Domenico Nania («provvedimento che qualifica la presenza della destra»). Ma anche l'Udc condivide pienamente gli obiettivi. Francesco D'Onofrio sottolinea che in questo caso come negli altri vince sempre la «cultura dell'essere», mentre l'unica voce contraria della Cdl viene dai Riformatori Liberali Dalla Vedova e Palma, che censurano la «svolta antigarantista» del centrodestra.

Unione: un dramma sociale – Dall'opposizione viene un pronostico: si innescherà un vero e proprio dramma sociale. L'Unione prepara battaglia alla Camera perché questa legge è «ingiusta e autoritaria», come dicono i Ds, o rappresenta semplicemente «vergogna e scempio della civiltà», come aggiungono i Verdi. Bertinotti sottolinea che è stato scandaloso inserire questo provvedimento nel decreto che finanzia le Olimpiadi; governo e la maggioranza hanno fatto «strage di regole e procedure», ammonisce la Margherita.

Antiproibizionisti – «Ormai in Italia c'è una situazione in cui non ci sono più libertà personali: per farsi uno spinello bisogna andare in Olanda, per abortire con la RU486 bisogna andare in Svezia, per i Pacs in Francia, per la procreazione assistita in Spagna e per esercitare la ricerca in America. Viene da chiedersi se in Italia è rimasta la libertà di respirare...», dice Emma Bonino. Daniele Capezzone ironizza sull'uso che i politici farebbero delle droghe «in Parlamento fanno tanto (e in tanti) i moralisti sulla droga. Ma se va un cane poliziotto a Montecitorio prima gli va in tilt il naso e poi si arrende».

Le Comunità divise – Anche le comunità e le associazioni giovanili o comunque interessate a questo mondo si dividono e contrappongono. Don Gelmini dice che la legge non è perfetta ma migliora sostanzialmente la situazione; mentre Acli, Agesci, Cisl ed Exodus bocciano il decreto.


    

 

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