ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su LA STAMPA
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Mercoledì 21 maggio 2003

f. ama.

IL MINISTRO DELL’INTERNO CONVOCA IL COMITATO PER L’ORDINE E LA SICUREZZA

Arabia Saudita, chiude anche l’ambasciata d’Italia

Ciampi: sempre più urgente una difesa europea


Il terrorismo internazionale è al primo posto nelle preoccupazioni del governo, e all’indomani del grande allarme che investe anche l’Italia il ministro dell’Interno ha convocato per questa mattina il Comitato nazionale per l’ordine e la sicurezza pubblica, mentre il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi ha chiesto una politica di difesa comune dell’Unione europea. E a conferma del crescente allarme l'ambasciata italiana a Riad oggi sarà chiusa al pubblico. La misura - a quanto si apprende da fonti della Farnesina - è stata disposta in via cautelare, dopo i recenti allarmi riguardo a possibili nuovi attentati nella capitale saudita. In ambasciata oggi ci dovrebbero esservi solo due funzionari e i carabinieri. La missione italiana a Riad è composta da una trentina di persone.

La sfida globale del terrorismo - ha sostenuto ieri il capo dello Stato ai partecipanti al corso del Collegio di difesa dell'Alleanza atlantica - se da un lato impone la collaborazione fra le due sponde, europea e americana, dell'Atlantico, dall'altro sollecita la Ue a dotarsi di una politica di difesa, in collaborazione con la Nato. «Le esigenze della lotta globale al terrorismo rendono ancora più impellente la messa a punto di una politica di difesa dell'Unione Europea - ha precisato il capo dello Stato - che le consenta, in un quadro di complementarietà con la Nato, di avere a disposizione un potenziale di intervento operativo credibile ed efficace». Il presidente Ciampi ha ricordato che «le nuove sfide alla sicurezza nel XXI secolo richiedono, per la loro natura globale, risposte multiple e complementari. I rischi di conflitto a carattere etnico-religioso e le minacce del terrorismo e della proliferazione delle armi di distruzione di massa rendono imperativa la collaborazione». Al tempo stesso, «l'Unione Europea ha bisogno di sviluppare, proseguendo lungo la linea definita nei vertici di Colonia e di Helsinki del 1999, una sua politica di sicurezza e di difesa per esigenze obiettive, inerenti al completamento e al rafforzamento della sua identità».

Il capo dello Stato ha ribadito che «per l'Italia il consolidamento della capacità europea di sicurezza e di difesa, che avrà una prima concreta attuazione con l'approntamento di una forza di reazione rapida, è parte integrante del partenariato transatlantico. Nell'ambito di questo legame, che ne agevola il buon funzionamento, una difesa europea potrà operare con maggiore efficacia, per la tutela di valori e obiettivi condivisi: democrazia, libertà, lotta al terrorismo».

Lotta al terrorismo, dunque: e il ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, ha convocato al Viminale per questa mattina alle 11 una riunione del Comitato nazionale per l'ordine e la sicurezza pubblica per l'esame della situazione in relazione al terrorismo interno e internazionale. Alla riunione parteciperanno il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano; il capo della Polizia, prefetto Giovanni De Gennaro; il comandante dell'Arma dei Carabinieri, generale Guido Bellini; il comandante della Guardia di Finanza, generale Alberto Zignani, nonchè i vertici dei servizi di sicurezza. Il massimo impegno è stato garantito ieri dal ministero dell'Interno anche al segretario generale della Cisl Savino Pezzotta, vittima di numerose minacce fisiche e verbali nei giorni scorsi. Il ministro Pisanu ha assicurato anche a lui tutti gli sofrzi nel «prevenire e contrastare ogni fenomeno di intolleranza e di violenza politica diffusa che minaccia il normale svolgimento del confronto sociale e della stessa vita democratica del Paese».


    

 

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