ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL Sole 24 ORE
(Sezione: ITALIA  POLITICA       Pag.   7   )
Domenica 29 giugno 2003

MARCO LUDOVICO

Mantovano: «Per i flussi un programma triennale»


ROMA. Arriva la programmazione triennale dei flussi immigratori. Con quote riservate ai Paesi che hanno stipulato accordi con l'Italia. E un confronto preventivo che si farà con le parti sociali per definire non solo la quantità, ma anche la qualità dell'immigrazione da accogliere in Italia. Per Alfredo Mantovano, sottosegretario all'Interno, questa è la strada maestra che si sta imboccando. I tempi potrebbero essere brevi: «il decreto sui flussi dovrebbe essere varato entro il 30 novembre dalla presidenza del Consiglio».

Torniamo, ai regolamenti approvati venerdì dal Consiglio dei ministri: quando entreranno in vigore?
Dipende soprattutto dai tempi del Consiglio di Stato, che deve esaminarli.

Saranno pubblicati per ottobre?
Spero molto prima.

Qual è l'importanza di questi provvedimenti?
Quello generale, in particolare, definisce tutte le modalità d'ingresso, le verifiche, i titoli da esibire. Abbiamo stabilito, per esempio, di dare precedenza all'ingresso di un immigrato che abbia svolto un corso di formazione nel suo Paese d'origine. La gestione dell'immigrazione, insomma, non si fa soltanto con le azioni di contrasto.

Ci sono maggiori restrizioni sull'ingresso dei clandestini?
La politica sui flussi spetta al provvedimento di Palazzo Chigi. Dovrà esserci una programmazione triennale che sarà decisa dopo una consultazione con le Regioni, i sindacati e le associazioni di categoria.

Le imprese dicono che occorrono 200mila immigrati, per rispondere al fabbisogno di manodopera. Per i datori di lavoro quali sono gli obblighi previsti dalle norme varate venerdì?
L'imprenditore deve dichiarare che il lavoratore immigrato, al quale farà il contratto, abbia la disponibilità di un alloggio. Oppure, in alternativa, può fornire lui stesso un'abitazione al dipendente, decurtando la retribuzione di una quota non superiore al 30%. Inoltre, se l'immigrato deve essere rimpatriato, le spese sono a carico del datore di lavoro.

Le intese con gli Stati di provenienza, per regolare le immigrazioni, quanto possono essere efficaci?
Moltissimo. Dopo l'accordo con l'Albania, dall'inizio di quest'anno ci sono state soltanto due imbarcazioni che si sono avvicinate alle coste pugliesi, e sono state respinte. E non è il solo caso.

L'opposizione sostiene che le nuove regole sul diritto d'asilo sono molto restrittive.
Non credo. Nelle commissioni che devono esaminare le domande, per esempio, ora il componente che proviene dall'alto commissariato dell'Onu per i rifugiati ha diritto di voto. E abbiamo istituito un secondo grado di giudizio, al quale ci si può rivolgere se la richiesta viene bocciata. Direi che ora le disposizioni sono più garantiste.


    

 

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