ROMA "Non ho mai messo in discussione l'operato dei magistrati di Genova". 11 ministro dell'Intemo, Giuseppe Pisanu, è tomato ieri sui temi sollevati domenica scorsa a Cortina in una riunione di Forza Italia quando, a proposito di Tangentopoli, aveva parlato di "qualche maramaldo in toga". E, con riferimento alle indagini sulle forze dell'ordine per gli scontri durante il G8 di Genova, Pisanu aveva detto che "c'è il tentativo di trasformare gli aggrediti in aggressori e i facinorosi in vittime innocenti" sottolineando che "Forza Italia sta dalla parte della Polizia, dei carabinieri e della Guardia di Finanza".

Parole che hanno prima sorpreso l'opposizione - che in più di un'occasione aveva lodato l'equilibrio del ministro dell'Intemo - e poi l'hanno scatenata a testa bassa contro il responsabile del Viminale. Sulla scena politica si è così ripetuto un copione di accuse reciproche già visto e rivisto. Pisanu, comunque, ha voluto precisare che non voleva criticare la procura di Genova "ma i tentativi di speculazione politica in atto" e ha detto anche che "carabinieri e poliziotti possono pagare ed è giusto che chi sbaglia paghi".

Sul fronte della sicurezza, ieri a Caserta il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano (An) ha detto che il terrorismo islamico continua a considerare l'Italia "base logistica per compiere attentati altrove. Non bisogna ritenere che sia tutto tranquillo, ma neanche pensare di vivere in una situazione diallarme costante".