ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA
(Sezione:  CRONACHE   Pag.   16   )
Giovedì 17 Aprile 2003

Alessandra Arachi

Disegno di legge del governo: scomparirà l’uso personale

«Niente tolleranza verso gli spinelli»

Fini: dose massima per ogni droga, poi il carcere  


 

DAL NOSTRO INVIATO

VIENNA - Tornano i limiti per la detenzione della droga: non ci si potrà più difendere invocando l’uso personale. Quella che la legge sugli stupefacenti del 1990 aveva chiamato «modica quantità» e un referendum del 1993 aveva abolito si chiamerà adesso «quantità massima tollerabile». Saranno limiti calcolati per eccesso rispetto alla tolleranza alla droga di un tossicodipendente. Ma saranno precisi e segneranno il confine tra le sanzioni penali e quelle amministrative. Non importa che droga si avrà in tasca, in casa o ovunque: hascisc o eroina, marijuana, cocaina, ecstasy. Con il nuovo disegno di legge del governo le droghe avranno un’unica distinzione: droghe sintetiche, in una tabella, tutte le altre nella seconda. Nessuna tolleranza per quelle che, un tempo, venivano chiamate droghe «leggere», gli spinelli, per capirci.

Il vice-premier Gianfranco Fini lo aveva annunciato un anno fa proprio qui all’Onu, alla sessione mondiale sulla lotta agli stupefacenti: «Cambieremo la legge sulla droga». E ieri è tornato al Palazzo delle Nazioni Unite di Vienna per spiegare che il disegno di legge è pronto, prossimo ad arrivare sul tavolo di Palazzo Chigi, insieme al prefetto Pietro Soggiu, capo del dipartimento nazionale antidroga, ad Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno e a Claudio Moreno, nostro ambasciatore all’Onu.

«Mi aspetto critiche, ma non le temo» ha detto Fini. E poi ha aggiunto: «Con questo disegno di legge intendiamo colmare un caos normativo che proprio il referendum del ’93 aveva creato. Ma non abbiamo intenti repressivi: infatti il tossicodipendente che verrà trovato in possesso di qualsiasi quantità di droga non verrà punito se accetta di seguire un percorso di recupero, in un servizio pubblico o in una comunità».

Per tutti gli altri le pene varieranno proprio in relazione al possesso: sotto la soglia della «massima quantità tollerabile» le sanzioni amministrative andranno dal ritiro della patente, del passaporto o del porto d’armi, ma anche del permesso di soggiorno turistico. Sopra questa soglia si rischiano da sei a vent’anni di carcere. Ma per i tossicodipendenti gli ultimi sei anni della pena potranno essere scontati in un luogo protetto di recupero (oggi sono gli ultimi quattro anni di pena). Un’altra novità saranno le tabelle delle droghe sintetiche: la lista di quelle illegali verrà aggiornata in tempo reale. «E’ l’unico modo per cercare di contrastare i produttori, abili a modificare le molecole con grande rapidità» ha spiegato Mantovano.

Sono subito arrivate le critiche al disegno di legge, in prima linea i Radicali, i Verdi e Livia Turco, ex-ministro degli Affari sociali: «Reintrodurre la modica quantità significa infatti colpire i tossicodipendenti, riempire le carceri di ragazzi e rinunciare a colpire il grande traffico». Dura e laconica anche la reazione di Rosi Bindi, ex-ministro della Sanità: «L’annuncio di Fini è sconcertante».


 

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