ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su SECOLO XIX
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Venerdì 30 settembre 2004

Marco Menduni


EMERGENZA SICUREZZA

Ieri vertice in prefettura sul centro storico. La polizia: "gli irregolari" autori del 93 per cento dei reati

 «Via libera al centro per clandestini»

Il sottosegretario Mantovano: lo realizzeremo presto


 

Via al centro per i clandestini, in tempi brevi. E subito poliziotti di quartiere in altro quattro zone ella città. Sono gli impegni del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, ieri arrivato a Genova, per intervenire, in prefettura, alla seduta del comitato provinciale per l'ordine e la sicurezza. Tema sul piatto: l'emergenza criminalità, le baby gang, le rapine violente. Nel centro storico, ma non solo

Alla conclusione del summit l'impegno sul centro di temporanea permanenza: la soluzione più urgente e nello stesso tempo la più efficacia, per arginare l'allarmecriminalità, soprattutto nella città vecchia: questa l'opinione ribadita dal prefetto Giuseppe Romano, dal questore Oscar Fiorioli, dal nuovo comandante regionale dei carabinieri Alessandro Tornabene, dal comandante regionale della Finanza Walter Peruzzo. Ed è la prima volta che un esponente del governo si impegna ufficilamente perchè il centro sia realizzato: «Spero - spiega Mantovano - che ciò avvenga col pieno accordo della amministrazioni locali. Ma la legge, che è una legge varata da un altro governo e dalla maggioranza precendete, la Turco-Napolitano, prevede che la competenza sia solo del governo e del prefetto». Vuol dire che il centro si farà in tempi brevi? «Si, altrimenti è meglio che chiudiamo baracca. E chi si oppone deve avere l'onestà intellettuale di dire, con chiarezza, senza giri di parole, che cìè una sola alaternativa: chiunque può entrare in Italia e rimanenerci da clandestino senza che accada nulla» Insiste Mantovano: «A Genova non esiste una situazione allarmante sotto il profilo della sicurezza. Peò, nopn lo voglio nascondere, esistono elementi critici, molto critici» Nervi scoperti, uno tra tutti: «La consistente quantità di clandestini che crea una grossa turbativa nella vita dei cittadini». Sfoglia, Mantovano, le statistiche della questura: «Su cento reati di cui si scopre l'autore, novantatrè sono commessi da extracomunitari senza permesso di soggiorno e questo è un problema pressante. Non c'è alcun retropensiero etnico in questa considerazione. L'immigrato regolare delinque raramente e comunque non più di un italiano. L'irregolare si, perchè non ha fonti di reddito»

Ancora sui centri per i clandestini. La localizzazione più probabile, quella su cui si discute da tempo, è in Valbisagno, in una vasta area sul torrente Geirato. «Chi - spiega ancora il sottosegretario - chiama lager i centri non ha alcun rispetto per le vittime del nazismo. Tutto è perfettibile, ma le strutture che già esistono in Italia hanno gli standard più elevati d'Europa» Poi l'impegno per un'ulteriore diffusione del poliziotto di quartiere in città E, come già sancito da un accordo tra prefettura e Comune, l'uso sempre più diffuso della polizia municpale anche per compiti di tutela della sicurezza che vogliamo estendere in campo nazionale», conclude Mantovano. E, in questo, Genova è stata antesignana».


    

 

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