ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su LA STAMPA
(Sezione:  IMPERIA   Pag.   37   )
Mercoledì 2 Aprile 2003

Daniela Borghi

UN´ALTRA NOTTE DI FUOCO, I PIROMANI HANNO UTILIZZATO BENZINA COME INNESCO. IN FIAMME CAMION SOSPETTO SEQUESTRATO DALLA POLSTRADA

Attentati a Ospedaletti e Camporosso

Tre fermati dai carabinieri per il rogo alla discoteca Betize


 

Due attentati incendiari. Ancora due. E la Riviera precipita nella paura, in preda ad un´escalation mai vista in passato, un inquietante vortice di fiamme. Sono incendi dolosi quelli che l´altra notte hanno visto pompieri e carabinieri intervenire a Ospedaletti e Camporosso. Nella città delle rose è finita nel mirino la discoteca «Betize». Un attentato, quello che ha interessato uno dei locali notturni più in voga del momento, che a prima vista si colloca a metà strada tra un «avvertimento» e un atto vandalico. A Camporosso, invece, qualcuno ha dato fuoco ad un camion che la polizia stradale aveva sequestrato nei giorni scorsi, quasi che le fiamme dovessero cancellare qualche traccia, qualche indizio.

TRE FERMATI. Nella notte degli incendi i carabinieri di Bordighera hanno fermato per accertamenti tre persone sospette, tre cittadini francesi di chiare origini nordafricane residenti a Nizza di età compresa tra i 25 e i 27 anni (due con precedenti in materia di stupefacenti, uno risultato essere il conducente del camion incendiato a Camporosso). A loro carico, pur considerando che sono rimasti a piede libero per mancanza di elementi in grado di confermare la flagranza di reato, ci sarebbero una serie di indizi che al momento sono al vaglio degli inquirenti e del sostituto procuratore Marco Zocco (nella loro automobile sarebbe stata trovata anche una tanica di benzina vuota). L´indagine è coperta dal più stretto riserbo.

BETIZE. L´allarme è scattato pochi minuti prima della mezzanotte. E´ stato un metronotte della «Vedetta» a notare le fiamme che avvolgevano l´ingresso del locale, in via lungomare Colombo. Pochi minuti e sono arrivati i Vigili del fuoco e i carabinieri della stazione di Ospedaletti. Le operazioni di spegnimento, frenetiche, hanno permesso di limitare i danni. Incenerito il portone, devastato l´ingresso, parte del locale annerito dalla fuliggine. Ma, fortunatamente, nulla di irreparabile. Tracce di benzina, individuate dai carabinieri agli ordini del capitano Luca Romano, sono state la «firma» dell´attentato. Il «Betize», che ha aperto i battenti nel giugno scorso, è uno dei locali di punta delle notti in Riviera (aperto giovedì, venerdì e sabato). «Non abbiamo alcun sospetto e alcun indizio relativo a quanto avvenuto - spiega uno dei direttori artistici, Alberto Gorga - ci siamo subito messi al lavoro con la speranza di rimediare ai danni e di riaprire immediatamente il locale. Vogliamo cancellare questa notte di paura, al Betize c´è gente che si diverte e basta». Gorga, affiancato nella direzione da Fabio Pavone (il locale è gestito dalla «Blatter srl»), ribadisce come nel locale non siano mai avvenuti disordini. I piromani sembrano aver agito a colpo sicuro visto che il lunedì sera è il giorno di chiusura del ristorante che si trova sotto la discoteca e che in pratica via Colombo è deserta.

CAMION SEQUESTRATO. Alle 22,30 c´era stato il primo incendio, quello nel parcheggio Aci, officina Pisi, di Camporosso che aveva in custodia l´autocarro «Citroen», con targa francese che la polizia stradale aveva sequestrato nei giorni scorsi perchè trovato con il numero di telaio contraffatto. Il fuoco, sempre appiccato con della benzina, ha completamente distrutto il mezzo. Secondo le prime indagini dei carabinieri, che stanno lavorando in collaborazione con la gendarmeria, non è escluso che i piromani siano entrati in azione con l´obiettivo di «cancellare», con le fiamme, le tracce di qualche attività illecita (di qui il possibile collegamento con la presenza in zona dell´uomo che, in occasione del sequestro del mezzo, si trovava al volante).

INTERROGAZIONE. L´attentato di sabato al ristorante di Ventimiglia e quelli dell´altra notte a Camporosso e Bordighera hanno portato il consigliere di An Eugenio Minasso a chiedere un incontro urgente al sottosegretario agli Interni, onorevole Alfredo Mantovano, per discutere dell´emergenza criminalità nel Ponente e per arrivare a sollecite contromisure. Carabinieri e polizia hanno già messo al lavoro tutti gli uomini disponibili per contrastare un fenomeno in espansione che sembra aver trasformato la Riviera in una terra di nessuno dove a comandare è la logica della violenza e dell´intimidazione.


 

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