ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su la Repubblica - Bari
(Sezione:  CRONACA   Pag.   2  )
Mercoledì 9 Aprile 2003

RAFFAELE LORUSSO

 

AN, Amoruso sfida Tatarella

Marmo e Verrecchia estromessi dall'esecutivo provinciale


 

Ormai non è soltanto una guerra tra correnti. Quello scoppiato in An è soprattutto uno scontro fra leader. La prova generale di un regolamento di conti che, di questo passo diventerà inevitabile. Se Adriana Poli Bortone, eurodeputato e sindaco di Lecce, ha attaccato Salvatore Tatarella a testa bassa, Francesco Amoruso, segratario proviciale di Bari ha fatto di più: ha sfidato il leader regionale estromettendo dalla segreteria Nino Marmo e Vito Verrecchia, esponenti di spicco del partito e, soprattutto, tatarelliani di ferro.

Quella dell'onorevole Amoruso è la risposta alle nomine nel coordinamento reginale di AN, deciso da Salvatore Tatarella nei giorni scorso. Sorvolando sulle critiche di Adriana Poli Bortone, il leader pugliese di An ha chiamato accanto a sè esponenti di tutte le componenti interne dle partito. Così per Destra protagonista, la corrente maggioritaria cui si rifanno sia Tatarella sia Amoruso, sono stati cooptati Vito Verrecchia e Michele D'Erasmo; per Nuova Alleanza, il sindaco di Foggia Paolo Agostinacchio; Adriano Napoli per Destra Sociale e Simona Manca perchè vicina al sottosegretario Alfredo Mantovano

In via Piccinni, dove ha sede la federazione regionale del partito, si dice che Amoruso non ha gradito la nomina di Michele D'Erasmo. Per quest'ultimo si è trattato di un ritorno all'ovile. Esponente della vecchia guardia D'Erasmo ha fatto pace con Salvatore Tatarella, dopo una breve esperienza in Nuova Alleanza. L'accordo, che rafforza il segretario regionale sia nella corrente sia elettoralmente, non è però piaciuto al segretario provinciale. La cui reazione non si è fatta attendere. Tempo quarantott'ore (domenica inclusa), l'onorevole Francesco Amoruso ha fatto sapere che avrebbe azzerato la segreteria provinciale. Nella quale l'assessore regionale all'Agricoltura Nino Marmo e il direttore generale dell' Asl Bari 1 Vito Verrecchia non sono soltanto gli esponenti di spicco di Destra Protagonista, ma qualcosa di più: la longa manus di Salvatore Tatarella.

Che si tratti di una sfida a quest'ultimo non ci sono dubbi, Amoruso, del resto, non si è limitato a defenestrare i due fedelissimi del segretario regionale, ma ha già comunicato agli altri partiti della Casa delle Libertà che sono da considerarsi nulli gli accordi per le prossime elezioni amministrative sottoscritti in alcuni Comuni del Barese. Fatta eccezione per Trani e Conversano, dove la campagna elettorale della Casa delle Libertà è già iniziata, Amoruso è pronto a rimettere in discussione le intese faticosamente raggiunte, o in corso di perfezionamento, in altre città. A rischio sono i candidati sindaco, di Corato, Terlizzi, Casamassima, Locorontondo e Monopoli. Una prospettiva che preoccupa non poco Forza Italia e Udc.

In Alleanza Nazionale, comunque, c'è chi pronostica una resa dei conti relativamente brevi. Anche perchè, a differenza che in altre occasioni, stavolta non è detto che per ricomporre il tutto sia sufficiente una mediazione romana. Se al centro la destra fa quadrato intorno a Gianfranco Fini, in periferia prevale sempre più la politica delle "briglie sciolte". La Puglia, in questo senso, non è più un'isola felice. Nonostante Destra Protagonista, la corrente che si rifà a Pinuccio Tatarella abbia in mano le redini del partito, gli socntri fra i vari leader sono all'ordine del giorno. Quello fra Salvatore Tatarella e Francesco Amoruso è soltanto l'ultimo di un alunga serie e riapre, di fatto, la stagione delle contrapposizioni frontali. Uno scontro all'ultima tessera che i due esponenti di Destra protagonista sembravano essersi messi alle spalle per sempre, con l'intesa sulla segreteria provinciale. E che, invece, adesso è riesploso con tutto il suo carico di contraddizioni mai risolte.


 

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