ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su La Repubblica - Bari
(Sezione:         Pag.    3)
Martedì 12 luglio 2005

LELLO PARISE

l' intervista

Il sottosegretario all' Interno boccia la riunione: sinistra approssimativa

 

Mantovano: non sono disponibile a compromessi con la demagogia


 

Sottosegretario all' Interno Alfredo Mantovano, quattro governatori e gli assessori di altre dieci regioni chiedono al governo «il superamento dei Cpt». Raggiungerete un accordo?
«Sarà difficile».

Perché?
«Non sono disponibile a fare compromessi con la demagogia. La sinistra uscita vittoriosa dalle ultime elezioni regionali, non quella dei no global, dovrebbe avere senso di responsabilità. Invece, dimostra di essere approssimativa».

Vendola sostiene che oggi, anche San Nicola finirebbe in un Cpt.
«Tutte le volte che è in difficoltà, il presidente della Puglia fa ricorso a figure della religione. Credo che abbia ragione l' ex ministro dell' Interno Napolitano, quando gli rimprovera a proposito dei Centri di permanenza temporanea un totale distacco dalla realtà».

Una realtà che comunque, racconta l' esperienza di un fallimento. O no?
«Non è una gestione semplice, quella dei Cpt. C' è gente che cerca di scappare e così, di attirare l' attenzione... Se ce ne fosse almeno uno in ogni regione, eviteremmo i problemi legati al sovraffollamento e alla dispersione delle forze di polizia».

Per la verità i rappresentanti di quattordici regioni vogliono eliminarli, i Cpt.
«Se li abolissimo, usciremmo dall' Europa. E saremmo invasi dagli immigrati. Per Vendola, la clandestinità non deve esistere. Tuttavia, delle regole sono necessarie».

E' indispensabile cioè, essere detenuti per non più di sessanta giorni senza avere commesso nessun reato?
«Il termine esatto è trattenuti. E poi non è mica una vita da galeotti, quella degli immigrati ospiti dei Cpt: possono telefonare quando vogliono, seguire diete particolari, pregare...».

Non possono lavorare senza permesso di soggiorno, che riescono ad ottenere solo se dimostrano di lavorare. Il cane si morde la coda?
«Il sistema garantisce gli immigrati dallo sfruttamento. Due anni fa, c' è stata la più grande regolarizzazione della storia: 650 mila extracomunitari. Questi sono fatti, non parole».

Come mai chi contesta i Cpt, in cambio riceve l' accusa di essere un fiancheggiatore del terrorismo?
«Io non ho mai detto una cosa del genere. E' sbagliato pure immaginare che i clandestini siano tutti terroristi o criminali. Certo è che se la rete, come reclama Vendola, deve avere maglie larghe, un rischio di questo tipo aumenta: perché è più facile reclutare gli uni e gli altri, quando lo Stato rimane a guardare».


    

 

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