ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su nuovo Quotdiano di Puglia
(Sezione:  LECCE CRONACA   Pag.   II  )
Mercoledì 16 aprile 2003

G.M

 

Tranquilli, leccesi non è successo niente

 


Non è successo niente. Cari leccesi, state tranquilli: non è successo proprio mente. E se qualcuno si permette di dire il contrario, non credetegli: mente. E se non mente sicuramente struimentalizza. Già, ma cosa strumentalizza se non è successo niente? Strumentalizza, state certi. In certi settori della politica ci sono gli strumentalizzatori di professione. Capaci di dare corpo persino all'aria.

Eccolo qui il paessaggio. Chiaro e forte. E arrivato preciso dal massimo consesso cittadino riunito di buon'ora ieri mattina e durato sino al far della sera. In quel consiglio di tutto si èparlato tranne che del terremoto che aveva investito la città il giorno prima.

Centinaia di intercettazioni telefoniche tra un autorevole esponente del governo della città, l'assessore Marti, e Mauro Matarrelli, autorevolissimo esponente della mafia (condannato con sentenza passata in giudicato), capace, a suo dire, di far eleggere chiunque ("i miei cavalli hanno vinto tutti") e capace di farsi assegnare appalti di rimozione auto da Sgm con le buone o con le cattive.

Da tutto questo ieri il Consiglio comunale non è stato neppure sfiorato. Anche se nei corridoi non si parlava d'altro. Marti sembrava più morto che vivo. La Poli, sempre loquace sembrava aver perso il dono della paro a li altri della maggioranza impegnatissimi con regolamenti vari e con le cifre del bilancio da approvare. Uffa, che fastidio questa storia. 11 bilancio prima di tutto (compresi i debiti per Sgm che i leccesi pagheranno loro malgrado).

Dai banchi del governo della città e da quelli della maggioranza silenzio che più silenzio non si può.

Per fortuna che c'è !'opposizione, han pensato i cittadini presenti in aula: faranno finalmente sentire la loro voce. Macchè, cari leccesi. Per una qualche cervellotica strategia disegnata nella notte l'opposizione ha preferito tacere, se si eccettua una nota del segretario provinciale ds Uccella. Forse aspetta rinforzi per il fine settimana.

Insomma, il massimo consesso cittadino ha ignorato l'intera vicenda nella speraranza che col passare delle ore la Santa Pasqua possa stendere un pietoso velo. A coprire tutto e tutti: appalti e campagne elettorali, assessori e parlamentari, funzionari e vigili urbani, stimati professionisti e mafiosi.

E così mentre la sceneggiata andava avanti con imbarazzi vari, un uomo di governo, il massimo rappresentante istituzionale della città, vale a dire Alfredo Mantovano, ha fatto sentire chiara la sua voce. E le ha cantate a tutti (compresa la sua "creatura", quel Saverio Congedo, presidente provinciale di An, che ha perso l'ennesima occasione per tacere e fare così più bella figura). Ha detto in sintesi Mantovano:

1. Chiunque svolga funzioni di governo ha il dovere di prendere le distanze da ambienti criminali, anche se i rapporti fossero solo personali.

2. L'autorità politica non deve attendere 1 autorità giudiziaria per operare con trasparenza e correttezza

Più chiaro di così si muore. I destinatari di questi concetti, quasi delle ovvietà per chi fa politica, erano tutti in auala.

E cosa hanno fatto? Spallucce a Mantovano. E grandi dichiarazioni di solidarietà a Marti, Lisi e quant'altri così ingiustamente sputtanati sulla pubblica piazza da una magistratura criticatissima per aver fornito a giornali e tv i verbali con le intercettazioni

Insomma, il ciclone è passato sulla città. Ha colpito ovunque ma ha lasciato indenne Palazzo Carafa. Anche se i suoi 'abitanti" sono stati "infastiditi". Dai magistrati. E dalla stampa che enfatizza e strumentalizza assieme alle opposizioni (queste davvero poco, visto che in consiglio non parlano, almeno quando dovrebbero e potrebbero).

Davvero un gran fastidio, inopportuno e intempestivo: era ed è questo l'atteggiamento che traspariva ieri d agli amministratori della città. Il massimo della trasparenza raggiungibile di questi tempi a Lecce.


    

 

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