ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL PICCOLO Venerdì 15 febbraio 2002

F. Baldassi e A. Radossi


Interrogazione al governo sul futuro degli impianti di Servola e Tolmezzo


Illy: «Servola non va chiusa, inquina meno di Tolmezzo»


 

TRIESTE - Inquina di più la Cartiera di Tolmezzo o la Ferriera di Trieste? E, a livelli di polluzione ben diversi, come mai il governo sembra orientato a salvare la prima e a buttare a mare la seconda? Riccardo Illy, deputato triestino, si butta a pesce nella grande querelle dell’ambiente. Ma la sua non è la solita, becera denuncia campanilista. Dietro, sembra esserci tutta la rabbia del parlamentare che vede zavorrate le residue velleità di sviluppo di Trieste e l’amarezza dell’ex sindaco che, assieme al destino dei 1600 dipendenti di Servola, vede messo a rischio il futuro dello stesso comparto industriale cittadino.

Ha aspettato il momento giusto, Illy. E mentre la missione regionale, con il presidente Tondo e l’assessore Ciani, aspettava il verdetto dell’esecutivo (lo stesso Tondo nominato commissario ad acta per la Cartiera, ne riferiamo a lato) lui era in aula ad aspettare la risposta dell’esecutivo, al quale, nella sua interpellanza urgente ha chiesto come mai vi sia «una disparità di trattamento» tra le due realtà industriali. A detta di Illy, infatti mentre per la Cartiera si propone la necessaria realizzazione del depuratore, nel caso della Ferriera, a fronte di una soluzione «che potrebbe essere rappresentata da adeguata misure per ridurre la dispersione di polveri», misure che potrebbero anche essere finanziate con risorse pubbliche, come consentito dall’Ue, tale possibilità «non è stata praticamente presa in considerazione da parte dell’amministrazione comunale nè da quella regionale».

Il governo? Ha risposto, per bocca del sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano, seppure con un intervento che sembra trasudare diplomazia ad ogni riga. Non manca, peraltro, la novità. Mantovano assicura infatti che sul futuro della Ferriera «nulla è certo» anche se la tesi della dismissione sembrava prevalere. Prima, peraltro, di quell’esposto-denuncia degli stessi vertici della Lucchini contro il Comune per, diciamo così, eccesso di concessioni edilizie a ridosso dell’acciaieria che lo stesso Mantovano considera «questione particolarmente delicata». Alla fine Illy si dice soddisfatto per Tolmezzo, che bene o male viaggia verso la ripresa della produzione, meno, molto meno, per Servola, anche considerato che alla Cartiera l’inquinamento è stato provato, mentre alla Ferriera «c’è stata solamente una condanna per imbrattamento, e nessuna violazione di norme ambientali è stata dimostrata». Andrà a finire, ipotizza l’ex sindaco, che l’Italia, a suon di dismettere industrie siderurgiche «andrà in deficit di produzione d’acciaio e si troverà ad importarlo». Come dire: non è meglio pensarci prima?

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