ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Panorama
(Numero 106  Sezione:  Dossier         Pag.    78)
19/1/2006

di IGNAZIO INGRAO

 

RAPPORTI DI FEDE CHI RUOTA INTORNO ALLA CONGREGAZIONE 

 

 Tutti insieme nella legione di Cristo

Politici, imprenditori e anche capi di stato: al movimento ecclesiastico che fa concorrenza all'Opus Dei si avvicinano vecchi e nuovi potenti. Rigorosamente bipertisan.


 

Sono paragonati ai gesuiti e mettono paura all'Opus Dei. Archiviate le pesantissime accuse a ca rico del fondatore, padre Marcial Madel Degollado, 85 anni (dall'abuso di stupefacenti alla pedofilia), i Legionari di Cristo partono alla riscossa. Fondati in Messico nel 1941, rappresentano un'invidiabile eccezione in una Chiesa in costante crisi di vocazioni sacerdotali: contano ormai 650 preti e oltre 2.500 seminaristi in 20 paesi. Dai gesuiti hanno preso la passione per lo studio e uno stile di vita quasi militare, che prevede 12 anni di fòrmazione prima di essere ammessi al sacerdozio. All'Opus Dei rischiano di sottrarre preziosi spazi nei rapporti con l'élite culturale e imprenditoriale, soprattutto in Spagna e in America Latina.

A Roma ha aperto l'ateneo dei legionari: lo hanno chiamato Università europea e per ora conta solo 170 studenti, una trentina di docenti e tre corsi di laurea: giurisprudenza, scienze storiche e psicologia, oltre a diversi master. Ma promette di fare concorrenza alle più blasonate università non statali della capitale, cattoliche e non. «Già dal prossimo anno accademico abbiamo intenzione di aprire nuovi corsi di laurea» anticipa a Panorama il rettore, padre Paolo Scarafoni, classe 1956, primo italiano a essere ordinato sacerdote tra i legionari. E l'imponenza della struttura alle porte di Roma (aule multimediali, laboratori linguistici, sale computer, auditorium e biblioteca con oltre 130 mila volumi) la dice lunga sui progetti della congregazione, che conta già 18 università e dieci centri di studi superiori in otto paesi, tra i quali Messico, Stati Uniti, Spagna e Francia.

All'inaugurazione dell'Università europea, martedì 10 gennaio, erano in tanti: da Gianni Letta a Walter Veltroni, da Marcello Pera al cardinale Camillo Ruini, più generali dell' Arma dei carabinieri e della Guardia di finanza. La benedizione delle autorità civili ed ecclesiastiche non poteva essere più corale. Assenza notata quella dell'ex governatore della Banca d'Italia, Antonio Fazio, che, loro malgrado, ha portato i Legionari di Cristo agli onori della cronaca per merito della figlia, Maria Chiara, laica consacrata del RegnI Christi, il movimento affiliato alla cogregazione.

Imponente la rete di rapporti, accuratamente bipartisan, che i legionari hanno intessuto con il mondo politico italiano in questi anni. Giulio A dreotti siede nel consiglio di amministrazione del Villaggio dei ragazzi Maddaloni, in provincia di Caser fondato da don Salvatore D'Angel< affidato ai legionari. Nel comita scientifico dell'Università europea siedono Agostino Gambino, ex ministro delle Poste e telecomunicazioni del governo Dini, e il senatore di An Giuseppe Valditara. Al sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano (An) è stato affidato il coordinamento del master in scienze delle migrazioni e al ministro per i Beni culturali Rocco Buttiglione la lezione inaugurale del master in bioetica. Al ministro dell'Ambiente Altero Matteoli è toccata l'inaugurazione del master in scienze ambientali.

Scorrendo il libro degli ospiti dell'ateneo si trova Veltroni, che nel 2002 ricevette un grande presepio in regalo dalle mani del rettore; il ministro degli Esteri Gianfranco Fùll, chiamato a parlare delle radici dell'Europa; i parlamentari Sandro Bondi (FI), Marco Boato (Verdi) e Franco Monaco (Margherita), che discutono di libertà religiosa; il sottosegretario all'Istruzione, Valentina Aprea, intervenuta sul ruolo della donna, tra famiglia e lavoro.

Sul fronte imprenditoriale la congregazione ha affidato al vicerettore dell'Università europea, Mario D'Ambrosio, il compito di stabilire rapporti con importanti gruppi italiani ed esteri: tra questi Falck, Telecom Italia, la multinazionale olandese Océ, il gruppo Accor. Esponenti del mondo economico della capitale, come Mauro Miccio, ci tengono a sottolineare «l'attenzione degli imprenditori romani alle iniziative dei Legionari di Cristo e i loro rapporti con le élite culturali ed economiche del Paese».

Un' accorta tessitura che non ha mancato di portare frutti. Nel '98-'99 le varianti al piano regolatore approvate dal Comune di Roma in vista del Giubileo rendono edifica bile l'area acquisita dai legionari alle spalle del la via Aurelia dove sorgerà l'università. 1131 dicembre 2000 il cardinale Angelo Sodano inaugura i nuovi locali che vengono temporaneamente adibiti a ospitare i corsi dell' Ateneo pontificio Regina apostolorum per futuri sacerdoti e insegnanti di religione. Il 5 agosto 2004 il ministro dell'Istruzione, Letizia Moratti, approva il decreto istitutivo dell'Università europea. 115 maggio 2005 viene riconosciuto il valore legale delle lauree rilasciate dall'Università Europea. In ottobre 2005 inizio dei corsi aperti a tutti.

Naturale domandarsi dove i legionari abbiano trovato i mezzi per un progetto tanto ambizioso. L'ente promotore dell'Università europea, che ha fornito le garanzie finanziarie, è la stessa congregazione, che gode dell'appoggio di multinazionali e imprenditori messicani e statunitensi. Tra questi il magnate delle comunicazioni Carlos Slim, al quarto posto tra gli uomini più ricchi dell' America Latina, secondo la classifica stilata dalla rivista Forbes, ed Emilio Azcérraga Vidaurreta, fondatore del gruppo editoriale Televisa. Strettissima poi l'amicizia del presidente messicano Vicente Fox con il fondatore dei legionari, padre Maciel, che si èpersino trovato nell'imbarazzante situazione di dover presentare a Papa Giovanni Paolo II sia la prima moglie di Fox, Ulian de la Concha, sia la seconda moglie, Marta Sahagful, sposata dopo il divorzio dalla prima.

Ma Papa Wojtyla ha saputo mostrarsi tollerante nei confronti degli amici di padre Maciel, poiché teneva moltissimo alla missione svolta dai legionari in America Latina per arginare le derive della teologia della liberazione. E, accanto a qualche detrattore, non sono mancati in Vaticano numerosi porporati ed ecclesiastici disposti a fare da sponda. Primo fra tutti il cardinale di Città del Messico, Norberto Rivera Carrera, oltre al segretario di Stato Sodano e al suo sostituto per gli affari generali, l'argentino Leonardo Sandri.

E in uno dei dicasteri chiave della curia romana i legionari hanno un loro uomo, il vescovo irlandese Brian Farrel, segretario del Pontificio consiglio per la promozione dell'unità dei cristiani. Ora i legionari aspettano con trepidazione la prima enciclica di Papa Benedetto XVI dedicata alla carità, come un sigillo alla 10 ro spiritualità che è imperniata proprio su questa virtù.

Nel frattempo la guida della congregazione è passata dalle mani del fondatore a quelle del suo giovane delfi no, padre Aivaro Corcuera Martinez del Ria, 47 anni che il capitolo generale dell'ordine ha nominato direttore generale. Una qualifica insolita per il superiore di una congregazione di religiosi, che la dice lunga sul pragmatismo dei legionari. Così come il loro motto: «Vincere il male con il bene».


    

 

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