ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su QN
Il Resto del Carlino La Nazione Il Giorno

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Martedì 15 luglio 2002

Giovanardi: impronte digitali per tutti



ROMA — Presto il governo presenterà un provvedimento di legge per estendere a tutti gli italiani la rilevazione delle impronte digitali. Lo ha confermato ieri Carlo Giovanardi, ministro per i Rapporti con il Parlamento, durante un colloquio con Amos Luzzatto, presidente dell'Unione delle comunità ebraiche italiane (Ucei): la stessa che, nei giorni scorsi, aveva annunciato una protesta contro i rilievi dattiloscopici per i soli immigrati extracomunitari introdotti dalla legge Bossi- Fini. «Discriminatorio»

Una diversità di trattamento, questa, non gradita dalle comunità ebraiche, che avevano organizzato per oggi una manifestazione davanti al Ministero dell'Interno durante cui gli ebrei italiani avrebbero registrato le loro impronte in segno di protesta. Ieri, il faccia a faccia che ha raffreddato i toni della polemica. Al termine, Amos Luzzatto ha annunciato che «in attesa di verificare modi e tempi del governo nell'affrontare il tema», ha deciso di sospendere la protesta.

«Come Unione incontreremo martedì mattina Giovanardi — ha detto Luzzatto — e per questo il consiglio dell'Ucei ha deciso di sospendere la protesta». Luzzatto ha poi precisato di aver sentito anche il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano che avrebbe ricevuto domani i rappresentanti dell'Unione al Viminale se vi fosse stata la manifestazione. Gad Lerner, che presentò al recente congresso dell' Ucei la mozione approvata all'unanimità contro impronte per i soli extracomunitari e che domani avrebbe dovuto partecipare alla manifestazione, ha definito «positiva l'intenzione di Giovanardi frutto anche della protesta degli ebrei italiani».

«Giudico giusta quindi — ha spiegato Lerner — la decisione dell' Ucei». Secondo Lerner, restano da chiarire i tempi nei quali sarà presentato il disegno di legge e si è augurato che il governo, in fase attuativa, intervenga applicando nello stesso tempo sia a italiani che a immigrati i provvedimenti. «Del resto — ha concluso il giornalista — oltre alle difficoltà dei commissariati nell'attuazione del provvedimento, non ci vedo proprio un sacerdote extracomunitario colombiano accettare di non dare le proprie impronte mentre un suo concittadino sarebbe costretto a farlo». «Impegno importante»

L'impegno assunto da Giovanardi «è importante» anche secondo Riccardo Pacifici, uno dei promotori dell'iniziativa dell'Ucei contro le impronte digitali: «consentirà — ha detto — di coinvolgere tutti i cittadini e significherà anche maggiore sicurezza per tutti. Non eravamo contrari al provvedimento, ma solo al fatto che riguardasse una categorie di persone». «Ben venga questo incontro con Giovanardi — ha proseguito Pacifici — è il primo atto della nuova presidenza di Luzzatto in un rinnovato spirito di relazioni con le istituzioni e con il governo».

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