ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: LECCE   Pag.   7    )
Venerdì 11 luglio 2003

Pierluigi Biandolino

Il governatore: «Nessuna nuova struttura». Il sottosegretario: «Che ne facciamo dell'edificio a sei piani?»

Polo Oncologico, botta e risposta tra Fitto e Mantovano


LECCE - La lunga querelle fra Forza Italia e Alleanza nazionale con a tema li Piano di riordino ospedaliero (querelle per la quale è in atto una verifica di maggioranza nel centrodestra alla Regione Puglia) è sfociata ieri in una polemica a distanza fra i due principali esponenti dei partiti del centro-destra, Raffaele Fitto e Alfredo Mantovano. Causa scatenante: il Polo oncologico che dovrebbe sorgere, a parere del sottosegretario agli Interni, presso il Vito Fazzi di Lecce. In sintesi Fitto dice che «non è prevista nel piano nessuna struttura da istituire ex novo» e Mantovano replica «a questo punto c'è da chiedersi se a Lecce, l'edificio che tutti conoscono come oncologico debba essere inevitabilmente demolito». E, guarda caso, proprio ieri pomeriggio, il Consiglio comunale di Lecce ha approyato un ordine del giorno proposto dal consigliere e presidente provinciale di An, Saverio Congedo, votato da tutti i partiti, Forza Italia del presidente Fitto incluso. Con l'ordine del giorno si «invita il governo regionale ad accelerare l'attivazione del polo oncologico verificando la possibilità di convenzionamenti con altre strutture al fine di venire incontro nel breve termine alle esigenze dell'utenza salentina».

Ma Fitto ieri in un comunicato ha chiarito: «Se per polo oncologico intediamo una struttura ospedaliera da istituire ex novo, questa non è prevista dal Piano ospedaliero. Peraltro un ospedale oncologico in Puglia già esiste a Bari, come Irccs. Diversamente, se per polo si intende un'orgazzaione di tipo dipartimentale nell'ambito del presidio ospedaliero di Lecce, con utilizzo dell'apposita struttura, ciò è già stato programmato. Le previsioni per un finanziamento di 27 milioni e mezzo di euro per interventi nel Fazzi non è stata concretizzata con la finaziaria 2003 che ha bloccato l'erogazione di questi fondi. Se così non fosse stato oggi avremmo una struttura pienamente fupzionale». In altri termini: l'intervento di Mantovano pare fuori luogo.

Ovviamente, per nulla d'accordo è proprio il sottosegretario agli Interni: «La nota di Fitto chiarisce i termini della questione; la sintesi del programma della regione è la seguente: l'edificio di sei piani del Fazzi è inutile, a prescindere da qualsiasi quantificazione finanziaria. Il discorso del presidente della Regione non prende neanche in considerazione il progetto originario che ha portato a costruire sei piani di oncologico che dovevano ospitare 140 posti letto. Già mercoledì scorso ho chiesto al prefetto di Lecce di incontrare tutti i parlamentari e consiglieri regionali salentini ad un tavolo di lavoro con gli amministratori regionali, tavolo che sarà convocato a breve, per definire una posizione comune e condivisa. L'individuazione delle risorse diventa, a questo punto, secondaria rispetto all'individuazione delle strutture».


    

 

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