ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: IN PRIMO PIANO     Pag.    2)
Domenica 23 maggio 2004

Rosanna Lampugnani


IL SOTTOSEGRETRARIO

 

 «Dal deputato ingiurie da campagna elettorale»


 

BARI - La campagna elettorale si surriscalda, inevitabilmente, man mano che ci si avvicina alla data del voto, cui mancano ormai solo diciannove giorni.

E così il sottosegretario Alfredo Mantovano decide di replicare in modo secco alle parole pesanti dell'avversario politico: «Quelle di Giuseppe Caldarola sono ingiurie». L'esponente di Alleanza nazionale, in giro per il Salento per sostenere i candidati del suo partito, dopo l'intervista rilasciata al nostro giornale non vuole commentare le dichiarazioni del deputato diessino, dice solo: «Solitamente non rispondo alle ingiurie. Se qualche deputato, anche di opposizione, vuoI discutere sulla situazione della sicurezza in Puglia, dati alla mano dallo sbarco di clandestini all'aumento degli organici - sono disponibile. Piuttosto ho l'impressione che la campagna elettorale faccia adoperare in modo strumentale certe situazioni».

Insomma, una polemica al vetriolo scoppiata intorno alle minacce subite da alcuni esponenti della Quercia a Carbonara, il quartiere della periferia barese ad alto tasso di criminalità organizzata e non.

L'altra mattina le intimidazioni, la denuncia pubblica di Caldarola che si è subito rivolto al prefetto Tommaso BIonda e al questore Giuseppe Zannini Quirini. I quali hanno messo in campo uomini e mezzi per l'accertamento dei fatti, anche in assenza di una denuncia formale, ché le vittime finora non hanno fatto per paura, a riprova del clima pesante che si respira in questa campagna elettorale.

Quello di venerdì è stato l'ultimo episodio di intimidazione messo in atto nell' intera regione, prevalentemente contro partiti di opposizione, ma non solo.

Interpellato sui fatti di Carbonara Mantovano aveva detto: «Chi ha ricevuto richieste di estorsione deve riferire alle autorità competenti. Al momento c'è un gran parlare, come è giusto che sia, ma manca il presupposto per l'indagine». E ancora: «La possibilità di risalire ai responsabili dei fatti di Carbonara deriva da chi farà la denuncia»

Il sottosegretario, poi, aveva sottolineato l'attivazione comunque delle autorità di polizia - cosa apprezzata da Caldarola - ma aveva anche insistito sul fatto che «recentemente le forze dell' ordine sono.intervenute con operazioni importanti e la fiducia dei cittadini dipende molto dalla risposta delle istituzioni a fatti criminosi».

Infine la sollecitazione: «Se chi ha subito minacce o tentativi di ritorsione non se la sente di sporgere denuncia può farlo chi si è fatto portavoce di questi episodi». Insomma, Caldarola o Michele Emiliano, il candidato sindaco che venerdì si è recato tra primi a Carbonara, si facciano avanti. E il deputato diessino ha risposto.


    

 

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