ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: LECCE    Pag.  7 )
Martedì 16 marzo 2004

Salvatore AvitabiIe

EMERGENZA CONTINUA

 

 Scaricano altri mattoni, Fanizza: «Ho segnalato il caso ai miei vigili»


 

 

LECCE - «Ho già segnalato al comandante dei vigili urbani di verificare il caso di possibile ripresa dell'attività edilizia in una villetta di Torre Castiglione riportato dal Corriere del Mezzogiorno. Ma sono certo che a Porto Cesareo la situazione sia tranquilla». Luigi Fanizza, sindaco di Porto Cesareo, non nasconde la sua irritazione per il cla more che sta suscitando la decisione di fermare le demolizioni. Domenica il Corriere ha documentato da una parte l'efficacia del blitz del 6 marzo scorso a Torre Castiglione (della casa abusiva di Salvatore Ianne non c'è più traccia perchè i detriti sono stati rimossi) e dall'altra la possibile ripresa dei lavori edilizi perché in una villa, a poche decine di metri dal luogo dove era stata costruita la casa di Ianne, c'è un rustico al cui interno sono stati portati mattoni, calce e terreno.

Fanizza continua a dire che le case abusive saranno demolite ma sui tempi non si sbilancia. «Della riunione in prefettura del 22 marzo non so nulla», aggiunge il sinda co. Il vertice, alla presenza del sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, è stato confermato. In queste ore partiranno dalla prefettura le lettere di convocazione per i sindaci. E il 22 marzo si spera che Fanizza consegni alle forze dell'ordine i documenti per la demolizioni delle altre lO costruzioni abusive di cui c'è il già il «nulla osta» della Procura. Fanizza sul vertiCe in prefettura non si sbilancia ma spiega che la Procura ha concesso il «nulla osta» solo per cinque delle quindici costruzioni abusive. «Vi sbagliate, la realtà è questa», dice. Un «giallo» visto che per mesi Fanizza, a giornali e tv, ha sempre dichiarato che la Procura di Lecce ne aveva rilasciato per 15 costruzioni abusive. Allora, in questi mesi Fanizza non ha detto la verità? E' un interrogativo, questo, che lo stesso Alfredo Mantovano si è posto agli inizi di marzo quando parlò di «manifestazioni folcloristiche» del sindaco. «Ha sempre detto che sono 15, ora.scendono addirittura a 3», disse Mantovano. Appunto: le tre case demolite il 6 marzo.

Ma c'è un altro «giallo», che si spera possa essere risolto il 22 marzo. Fanizza, anche nei giornI scorsi, ha detto che il Comune ha ancora a disposizioni i soldi, pochi per la verità, per le demo lizioni. Ieri ha dato una versione diversa. «I soldi sono finiti, i 33mila euro sono stati già spesi per le demolizioni delle 6 case, i pilastri e i muri di cinta e per il ripristino dello stato dei luoghi. Aspetto i 100mila euro che ho chie'sto alla Cassa Depositi e Prestiti». Qual è la verità? L'avvocato del Comune, Pietro Quinto, fa sapere infine che il 22.marzo i documenti per le demolizioni saranno consegnati in prefettura. «Sarà cosÌ». E le demolizioni quindi riprenderanno; almeno si spera.


    

 

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