ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
(Sezione:        Pag.     )
Martedì 12 Luglio 2005

R.D.G.

  

 Mantovano: le garanzie ci sono tutte, procediamo


 

ROMA- Alfredo Mantovano, sottosegretario agli Interni di An, non ritiene che l’ampliamento della facoltà di intercettazione comporti particolare rischi. «La questione non sta nel prolungare di un mese o di un anno la permanenza dei dati a disposizione degli inquirenti, ma l’uso che di questi dati viene fatto. Le attuali disposizioni in materia della Ue offrono ampie garanzie al rispetto della privacy».

L’idea è degli inglesi, ma qualche esperienza del passato in Italia fa temere l’uso indiscriminato del “grande orecchio”. Quali garanzie intende offrire il governo?
«Quelle già in atto e poi naturalmente la vigilanza degli organi istituzionali. Una delle norme che verrà approvata riguarda ad esempio l’acquisto di schede telefoniche, che sarà sottoposto a maggiori controlli. Ecco, non credo che se il signor Rossi acquisti molte schede abbia qualche rilevanza per lui o per altri. Ma, visto l’uso che i terroristi fanno delle schede telefoniche, conoscerne la provenienza è un prezioso strumento d’indagine».

Il pacchetto antiterrorismo premierà le “leggi speciali”?
«Attendo di sapere oggi dal ministro Pisanu l’intero piano. Conoscendo la sua sensibilità, credo che il responsabile dell’Interno non intenda presentare un pacchetto predefinito, ma voglia saggiare la disponibilità del Parlamento con un’ampia prospettazione delle misure di sicurezza che l’Italia, con altri paesi europei, intende adottare per fronteggiare l’emergenza del terrorismo islamico.

Niente rischi per la privacy, dunque?
«Bisogna trovare un giusto punto di equilibrio tra la sicurezza di tutti e le garanzie costituzionali».


    

 

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