ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
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Martedì 7 Dicembre 2004

 

LA DENUNCIA

 

 Alemanno: la mafia dietro i rincari di frutta e verdura

 


 

ROMA - «L'allarme c'è ed esiste anche un rapporto della Procura antimafia che evidenzia come oggi ci sia nei campi la presenza della criminalità organizzata più forte che in passato». Lo ha detto il ministro per le Politiche agricole, Gianni Alemanno, commentando la denuncia del presidente della Confcommercio, Sergio Billè, sulle infiltrazioni mafiose nella filiera ortofrutticola che determinerebbero il rincaro dei prezzi, a margine del convegno ”Giornate della cooperazione italiana” organizzato dal ministero degli Affari esteri a Roma. Il ministro ha fatto anche riferimento alle recenti intimidazioni di cui è stato fatto oggetto il presidente dell'Agea, Bonfiglio. «È evidente che il terreno di coltura di questo fenomeno - ha spiegato Alemanno - è dovuto sia all'isolamento che allo sfilacciamento del tessuto sociale agricolo, sia al sommerso. Da parte nostra - ha quindi sottolineato il rappresentante del governo - c'è la volontà di lavorare per aumentare la trasparenza della filiera e infatti con il sottosegretario, Alfredo Mantovano, abbiamo in agenda un provvedimento ad hoc».

Il presidente della Confederazione italiana agricoltori, Giuseppe Politi, concorda sul fatto che nei rincari di frutta e verdura c'è la mano della criminalità, ma, dice, «assistiamo soprattutto a manovre artificiose e a speculazioni». E aggiunge: «La denuncia di Billè risponde a verità poichè la criminalità organizzata, soprattutto al Sud, impone e determina i prezzi di frutta e verdura, come d'altra parte la nostra organizzazione ha messo in risalto nel febbraio scorso quando ha presentato, insieme alla Fondazione Cesar, un voluminoso dossier sulla malavita che terrorizza l'agricoltura». La Coldiretti osserva che «l'unica cosa certa è che i prezzi pagati agli agricoltori per verdure e ortaggi all'origine sono dimezzati rispetto a quelli dello scorso anno (- 49%)».

Intesaconsumatori, invece, è piuttosto critica. In una nota sostiene che il presidente di Confcommercio, Sergio Billè, sì è evidentemente accorto oggi che la filiera agroalimentare sarebbe in mano a mafiosi. E ricorda come il presidente della Confcommercio abbia «sempre respinto le speculazioni pur evidenti denunciate dall'Intesaconsumatori con il pretesto dell'euro».


    

 

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