ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
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Sabato 18 Dicembre 2004

Ma. Pa.

 

 

 Vertice in prefettura: «Allarme rientrato»

Il sindaco: «Non abbassare la guardia». Il comandante dei carabinieri: «Reati in calo»  


 

Cassino città vivibile e a misura d’uomo, non caratterizzata dall’allarme criminalità. Dopo la raffica di furti in centro dei giorni scorsi, il prefetto Aurelio Cozzani auspica un cambio di rotta e un ritorno alla normalità. Lo ha fatto ieri mattina nel corso del vertice che ha riunito in prefettura i responsabili provinciali delle forze dell’ordine e al quale ha partecipato anche il sindaco di Cassino Bruno Scittarelli. Il quale è stato il primo a gettare acqua sul fuoco, nonostante la lettera non proprio rassicurante che l’assessore regionale Formisano (anche lei del Polo) ha spedito al prefetto sollecitando una risposta decisa e concreta all’escalation criminale degli ultimi giorni.

«L’allarme è rientrato, anche perché i cittadini hanno re cepito il mio appello a collaborare con le forze dell’ordine, che sono state puntuali come sempre a rispondere nel momento dell’emergenza. Insomma la preoccupazione è finita, sono d’accordo con chi dice di non drammatizzare», ha commentato il sindaco Scittarelli. Che però invita a non abbassare la guardia: «Non dobbiamo dimenticare che Cassino è una città di confine e come tale va sempre presidiata con la massima attenzione».

Nel corso del vertice di ieri, i comandanti di polizia, carabinieri e finanza hanno anche illustrato i risultati raggiunti nella lotta alla criminalità. Che invece mostrano un calo dei reati in provincia. «Un allarme ingiustificato», secondo il colonnello dei carabinieri, Maurizio Ferla. «In alcuni casi - spiega il co mandante dei carabinieri - si è trattato di piccoli furti, che purtroppo rientrano nella normalità in tutte le città d’Italia. Una telecamera sottratta approfittando della distrazione di un commesso o una manciata di banconote arraffate dalla cassa lasciata incustodita per un attimo. Altri casi di vetrine spaccate sono da attribuire non a ladri professionisti, ma a persone con problemi psichici, peraltro già segnalate alla magistratura. E infatti non è stato p ortato via nulla dai negozi danneggiati. Alla fine solo tre episodi, due furti in negozi di abbigliamento e uno in una boutique di pelletteria, per il valore della merce sottratta e per le modalità d’azione fanno pensare a una banda di professionisti. E infatti stiamo indagando in questa direzione», conclude il comandante dei carabinieri.

E il prefetto? Nessun commento. Da piazza della Libertà fanno sapere che quanto deciso nel corso del vertice per il momento resta riservato. In attesa della visita in Ciociaria del sottosegretario all’Interno Mantovano, in programma il prossimo 22 dicembre.


    

 

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