ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
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Lunedì 29 Settembre 2003

A. Ser.

IL DIBATTITO

La linea dura del Governo


ROMA - Il vice presidente del Consiglio Gianfranco Fini ha annunciato che entro l’anno verrà presentato a Palazzo Chigi il disegno di legge che «punirà anche chi consuma droghe leggere». «E’ falsa la distinzione tra pesanti e leggere - ha detto Fini - Perciò è doveroso vietare tutti gli stupefacenti». Quanto al possesso, già lo scorso aprile il vice premier aveva parlato di «dose massima sostenibile» come spartiacque tra sanzioni amministrative e penali.
Anche Alfredo Mantovano, sottosegretario all’Interno, ha sostenuto tale tesi: «Gli spinelli hanno effetti devastanti e per questo non si può loro attribuire un sapore di trasgressione innocente e giovanile». Rivolgendosi ai cantanti ha poi aggiunto: «Non esaltate messaggi che possono portare i giovani sulla strada della droga. Troppi pericoli, lo spinello è cambiato: ha un principio attivo pari al 15-20% e benché qualche cantante ne propagandi l’uso nei concerti ha effetti progressivamente irreversibili sulla psiche e sul fisico». Ha rivolto critiche ai cantanti anche Fini: «Chi fa musica dovrebbe riflettere prima di dire che drogarsi è un diritto, perché propaganda un comportamento dannoso per la salute. La nostra linea è tolleranza zero».
Ma i radicali e la sinistra sono insorti: «Non si può mettere sullo stesso piano lo spinello e la cocaina. Non servono le manette, servono politiche di recupero del danno». Divisioni anche all’interno della maggioranza.
«La cannabis non è una droga leggera, è dannosa e crea dipendenza», è l’opinione del ministro della Salute Girolamo Sirchia, che ha chiesto al Consiglio superiore della sanità di esprimersi al riguardo. E gli esperti dell’Iss hanno dato il loro verdetto, confermando quanto il ministro dice da tempo. Però, sugli effetti della cannabis il mondo scientifico si divide. Ci sono scienziati che smentiscono il concetto di dipendenza: «Un uso occasionale della cannabis non produce alcun effetto».
D’accordo con il pugno duro il ministro della Giustizia Roberto Castelli: In Europa c’è ipocrisia - dice - non si capisce come si possa lottare contro il traffico di droga e tollerare il consumo personale». Dal canto suo l’Onu, per bocca di Antonio Maria Costa, direttore dell’Ufficio contro la droga e il crimine, ha lanciato l’allarme sul consumo di nuove sostanze: «Il consumo di ecstasy è salito del 70% negli ultimi cinque anni». Il rapporto dell’Onu dice anche che il maggiore consumo è tra i ragazzi dai 18 ai 20 anni. Il consumo dell’ecstasy è esploso come un’epidemia».


    

 

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