ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MESSAGGERO
(Sezione:         )
Sabato 22 Novembre 2003

 

L’ALLARME DELLA UE

Ecstasy, il pericolo numero uno

Il Commissario antidroga: «Stupefacenti sintetici, la grave minaccia»


 

ROMA - Un fatturato di 65 miliardi di dollari, con profitti che arrivano al 3.000%, per una quota di consumatori cresciuta del 70 per cento negli ultimi 5 anni. Sono le cifre del business delle droghe sintetiche, amfetamine ed ecstasy, «una minaccia grave» che costituisce «la sfida dell'Europa» a giudizio del prefetto Pietro Soggiu, commissario straordinario del Governo per il coordinamento delle politiche antidroga, intervenuto alla riunione dei coordinatori antidroga della Ue presso la scuola superiore dell'amministrazione dell'Interno.

Si tratta, ha spiegato Soggiu di «un fenomeno criminale in espansione costante» che «sarà arduo fronteggiare» perché fa rilevare una «forza impetuosa» di espansione. Per quanto riguarda cocaina ed eroina, infatti, «sono necessari milioni di ettari da coltivare, serve l'impiego di migliaia di coltivatori, raffinatori, trasportatori, con rischi elevati. Ora invece, per le droghe sintetiche, è sufficiente una piccola cucina e un chimico di non elevato spessore che utilizzi sostanze facilmente reperibili sul mercato per produrre in pochi giorni milioni di pasticche, dosi mortali a prezzi bassissimi».

Un allarme, questo, condiviso da Alberto Maria Costa, vicesegretario generale delle Nazioni Unite e direttore esecutivo del programma Onu di controllo sulle droghe. «Cresce - afferma - il consumo delle droghe sintetiche: 30 milioni di persone nel mondo hanno assunto almeno una pasticca nell'arco dell'anno e il consumo di droghe sintetiche è aumentato del 70% in 5 anni». Ecco perché a giudizio di Costa «le droghe chimiche possono diventare il pericolo numero uno» in considerazione anche del fatto che il consumo di eroina e cocaina si è mantenuto stazionario negli ultimi 5 anni, facendo rilevare un calo nell'Europa occidentale e nell'America settentrionale ed una contemporanea crescita nei Paesi dell'Europa dell'Est e in Cina. Quanto alla marijuana, «il consumo è aumentato ma non in modo enorme».

Alla conferenza è intervenuto anche il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano, che ha illustrato i tre capisaldi - prevenzione, contrasto e recupero - dell'azione del Governo in tema di tossicodipendenza. «La droga chiama in causa la tenuta della nostra stessa civiltà - ha detto Mantovano - perché si tratta di un nemico interno apparentemente meno devastante del terrorismo ma non per questo meno subdolo».

 

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