ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO Venerdì 25 gennaio 2002

GIULIA ABATE



Sanatoria per le colf extracomunitarie


Raggiunto l’accordo per la regolarizzazione delle colf e di tutti i lavoratori extracomunitari che svolgono lavoro a domicilio (i cosiddetti badanti). L’intesa è stata trovata dopo un un vertice a Palazzo Chigi presieduto dal vicepremier Gianfranco Fini e al quale hanno partecipato i ministri Bossi, Maroni, Giovanardi, il sottosegretario Mantovano, il presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, Pastore, ed il relatore di maggioranza Gabriele Boscietto. L’accordo prevede la presentazione di un emendamento da parte del governo al disegno di legge sull’immigrazione all’esame di Palazzo Madama.

Un provvedimento ad hoc sarà inoltre presentato a breve per i flussi di ingresso dei lavoratori stagionali; la normativa generale sui flussi sarà invece approvata dopo il varo del disegno di legge sull’immigrazione da parte del Parlamento. Le nuove misure decise sono state brevemente illustrate, a Palazzo Chigi, dal senatore Boscetto e dal presidente della Commissione affari costituzionali del Senato, Pastore. Con l’accordo si chiude definitivamente il capitolo sulla regolarizzazione - hanno spiegato - degli extracomunitari senza permesso di soggiorno che svolgono attività di assistenza a domicilio o fanno le colf (tutte le altre categorie non rientrano nell’intesa).

I lavoratori per i quali è prevista la regolarizzazione dovranno dimostrare di avere un lavoro solido, un alloggio, di non avere carichi pendenti e specificare da quanto tempo risiedono nel nostro paese. Si ipotizza il pagamento, da parte del datore di lavoro, di una quota dei contributi pregressi non versati, così come il pagamento da parte del lavoratore da regolarizzare di una parte delle tasse non pagate per il periodo in nero.

«Abbiamo risolto un nodo cruciale, quello dell’estensione del perimetro della regolarizzazione, su cui si era acceso il dibattito nella maggioranza. Non ha prevalso né la linea Fini, né quella Giovanardi o Buttiglione, ma quella del Governo. Ora il ddl può proseguire il suo iter parlamentare speditamente». Così il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano commenta l'accordo. «C’era un’urgenza sostanziale per questo punto - spiega - sia di carattere politico che cronologico», al Senato, infatti, si è arrivati ad affrontare proprio l'art.4 del ddl. L’emendamento deciso dall’Esecutivo chiarisce appunto il nodo della regolarizzazione degli extracomunitari senza permesso di soggiorno che svolgono attività di assistenza a domicilio, «rispondendo - spiega Mantovano - ad una esigenza di carattere sociale».

«Non si tratta di una sanatoria - dice il sottosegretario - perché riguarda un numero ristretto di persone ed è legata alle caratteristiche del lavoro svolto». «Per la regolarizzazione confidiamo sulla buona volontà dei datori di lavoro che perfezionino il contratto con i collaboratori domestici, persone che non devono avere carichi giudiziari pendenti». Poi, perché non succeda che gli immigrati clandestini presenti in Italia diventino improvvisamente tutti colf, «abbiamo previsto - conclude Mantovano - il versamento di un contributo da parte del datore di lavoro per le tasse non pagate del periodo in nero. Un modo per evitare strumentalizzazioni».

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