ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO
(Sezione:        Pag.     )
Martedì 24 gennaio 2006

 

  

 «Così il sindaco imbavaglia tutti»


 

Atripalda. L'opposizione si divide sulla riunione del consiglio comunale prevista per oggi. L'assise, fissata per le ore 18.30 e richiesta proprio dalle minoranze con la formula di un quinto dei consiglieri, vedrà l'assenza del capogruppo di Fi-An Eugenio Laurenzano. Il consigliere di minoranza, che venerdì mattina si era recato dal prefetto di Avellino per contestare la modalità con la quale il primo cittadino aveva convocato il consiglio, ha ieri pomeriggio preannunciato la propria assenza dall'aula. «Sicuramente io e il consigliere di Fi Attilio Strumolo non ci saremo per protesta perché riteniamo la convocazione illegittima - spiega Laurenzano - non vorremmo avallare con la nostra presenza una cosa che riteniamo priva di senso.

Infatti ritengo che il sindaco non abbia rispettato quanto previsto dall'articolo 15 dello Statuto comunale non avendo indicato nell'ordine del giorno tutti e dieci gli argomenti richiesti dalle minoranze. Invece dei dieci punti ne ha scelti solo tre, in modo arbitrario. Anche se non erano proponibili gli altri, avrebbe dovuto ugualmente inserirli lasciando all'aula la decisione. Invece così ancora una volta la Rega dimostra il suo scarso rispetto per le istituzioni, per il consiglio comunale e per le due opposizioni. Il sindaco mette il bavaglio non all'opposizione ma a tutti i partiti».

Il capogruppo di Fi-An preannuncia inoltre di aver già inviato un'informativa sulla vicenda al sottosegretario dell'Interno, onorevole Mantovano e si dichiara pronto a recarsi in Procura in caso di omissione o abuso d'ufficio. Ci sarà invece in aula l'altro gruppo d'opposizione guidato da Andrea De Vinco. «Certamente non condividiamo le modalità utilizzate dal sindaco per la convocazione - spiega De Vinco - visto che ha fatto una scelta degli argomenti da noi richiesti con risposte elusive. Invece avrebbe potuto convocare una conferenza dei capigruppo consiliari oppure avrebbe potuto portarli tutti in consiglio e lì poi spiegare le motivazioni per ogni singolo punto.

Tuttavia saremo in aula, cercando di sollecitare la maggioranza a portare al più presto in consiglio anche gli altri punti. Debbo purtroppo registrare l'assenza dei partiti del centrodestra e dei loro dirigenti provinciali, che su una crisi come questa dell'Ulivo ad Atripalda, che dura da oltre quattro mesi, non hanno emesso neanche un comunicato o sostenuto le nostre iniziative». Il sindaco invece resta ferma sulle sue posizioni. «Mi sono attenuta alla legge. Non tutti gli argomenti richiesti dall'opposizione erano materia di consiglio - spiega - mentre alcuni hanno già un percorso definito e quanto di competenza del consiglio è già stato fatto, come ho spiegato nell'informativa allegata alla convocazione».


    

 

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