ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
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Articolo pubblicato su IL MATTINO
(Sezione:        Pag.     )
Martedì, 22 Novembre 2005

MARIA PAOLA MILANESIO

  

 Il Vaticano attacca: aborto, violata la legge


 

Roma. Il verdetto d’Oltretevere, scontato e non inatteso, è tutto lì, racchiuso in un articolo dell’”Osservatore romano”. Dopo gli interventi della Cei, attraverso il cardinale Camillo Ruini; dopo i ripetuti moniti di papa Benedetto XVI in difesa della vita in ogni sua fase, e dunque a partire fin dalla fecondazione, è il quotidiano della Santa Sede a bocciare la legge 194 che regola l’interruzione di gravidanza. Una bocciatura riferita all’applicazione del provvedimento, del quale - si legge - «è stato tradito lo spirito». «Le regole sono state male applicate nella loro integralità. I consultori, invece che centri di vita, sono stati purtroppo meri dispensatori di certificati per l’aborto».

E dunque via libera ai volontari antiabortisti, che la Cei e il ministro della Salute Francesco Storace vogliono presenti nei consultori, e nulla da eccepire di fronte a una indagine parlamentare che dia un quadro completo dell’applicazione della legge. L’Udc non ha perso tempo. Dopo l’annuncio, domenica sera, da parte del segretario Lorenzo Cesa, già ieri il capogruppo Luca Volontè ha formalizzato la richiesta per una indagine conoscitiva sulla 194. «Non abbiamo atteso gli ultimi avvenimenti della campagna elettorale per ricordarci della vita dei bambini e della salute delle donne», risponde alle critiche dell’Unione che considera le mosse dei centristi parte di una strategia elettorale. «Chiediamo che il Parlamento, entro gennaio, dia contezza sul fenomeno dell’aborto e dell’applicazione della legge in tutte le sue parti. Criticare una indagine conoscitiva significa fare di una legge un totem», conclude Volontè.

Nella Cdl è un coro unanime nell’assicurare che nessuno intende modificare le norme, se mai «attuarle», e allora ben venga anche l’iniziativa centrista seppure resti poco tempo a questa legislatura. Lo ripete il ministro Storace, che nella sua maggioranza raccoglie solo consensi all’idea di aprire i consultori ai volontari del Movimento per la vita. An è tutta con lui: da Landolfi, a Ronchi, a Mantovano, a Gasparri fino a La Russa, concordi nel ripetere che «la legge non è in discussione». Non la pensa così, invece, il sottosegretario al Welfare Grazia Sestini, Forza Italia, favorevole a un nuove norme che rafforzino la parte della prevenzione. «Finora nel suo complesso la legge ha funzionato», è il giudizio di Fabrizio Cicchitto, Forza Italia, contrario ai volontari antiabortisti nei consultori. Ma Storace va avanti e ieri ha deciso di proporre alle Regioni una bozza di accordo per un monitoraggio sull’applicazione della 194, soprattutto per la parte sui consultori e le associazioni di volontariato. Al Consiglio superiore di Sanità chiederà, invece, un parere sull’acquisto all’estero della Ru486, la pillola abortiva. Guardinga e allarmata la reazione nel centrosinistra. «Francamente, spiace il tono da crociata e da guerra civile che sta usando l’Unione», dice Erminia Mazzoni, Udc.

Ma su questo punto l’opposizione non ammette deroghe. «Ogni attacco a queste norme va stroncato sul nascere», taglia corto Fausto Bertinotti, Prc. «È in atto un’offensiva pesante e integralista contro la libertà e la responsabilità femminili», aggiunge Barbara Pollastrini, Ds, già preoccupata dall’iniziativa di Storace sugli antiabortisti e dalle polemiche della maggioranza sulla pillola abortiva, la Ru486. Per i Verdi la Cdl dovrebbe occuparsi di malasanità e lasciar perdere iniziative che, dice Antonio Di Pietro, hanno l’unico scopo di recuperare qualche voto al centro. Da Udeur e Radicali uno spiraglio, ma a partire dalla prossima legislatura: «Una indagine conoscitiva sarà un ottimo argomento fin dal primo giorno».


    

 

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