ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su IL MATTINO Giovedì 14 febbraio 2002

MARIELLA PAOLETTI


Vertice decisivo nell’ufficio di Bossi


 

Non più di una colf per famiglia e sull’immigrazione torna la pace tra Lega Nord e Polo. L’accordo è stato raggiunto ieri sera nell’ufficio del ministro per le Riforme istituzionali Umberto Bossi in piazza Montecitorio, in un incontro con Roberto Maroni, Carlo Giovanardi, Alfredo Mantovano, Francesco Speroni e il relatore a palazzo Madama del provvedimento, Gabriele Boscetto di Forza Italia. Nel vertice sono stati stabiliti alcuni «paletti» per evitare che la regolarizzazione delle colf possa assumere dimensioni eccessive utilizzando false attestazioni. La novità principale: non potrà essere regolarizzata più di una colf per ogni famiglia. Gli uffici legislativi stanno studiando altri accorgimenti per impedire le frodi alla nuova norma.

Il termine per la presentazione degli emendamenti al ddl sull’immigrazione, che verrà discusso nell’aula del Senato martedì prossimo, scade domani alle 19. E questa volta la maggioranza, ha assicurato ai giornalisti Boscetto, presenterà un emendamento unitario che risponderà anche alle richieste di maggior rigore della Lega Nord. Intanto, però, di fronte ai 1050 emendamenti presentati dall’opposizione, nel pomeriggio la maggioranza aveva deciso di fermare i lavori della commissione e di rinviare l’esame della legge Bossi-Fini direttamente in aula. Martedì prossimo, il provvedimento arriverà all’esame dell’assemblea senza relatore e tutti gli emendamenti, anche quelli già approvati in commissione, dovranno essere riesaminati.

«Quando si impiega un’ora per discutere un emendamento perchè sei senatori della sinistra si iscrivono a parlare per dieci minuti l’uno, dopo aver presentato oltre mille emendamenti - ha detto il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano - significa che non c’è alcuna volontà di ragionare. La sinistra ha presentato emendamenti ostruzionistici, chiaramente assurdi, dando prova di un atteggiamento irresponsabile. Ma la maggioranza e il governo non si fanno intimidire e sono decise ad approvare la legge in aula, dove gli strumenti del regolamento consentono un rapido esame degli emendamenti». «Non c’è alcun problema interno alla maggioranza» - ha ribadito Mantovano - «su questi temi non esiste una posizione della lega, una di An, una di forza Italia e una del CCD-CDU, esiste solo una posizione della maggioranza».

Di diverso avviso i rappresentanti dell’opposizione: «Con la decisione di fermare i lavori della commissione - ha detto il senatore diessino Franco Bassanini - la maggioranza ha subito una significativa sconfitta parlamentare. Evidentemente la maggioranza, anche per le divisioni presenti al suo interno, non è stata in grado di portare in porto il suo provvedimento. Si illudono - ha aggiunto - se pensano che in aula le cose potranno cambiare: la nostra opposizione su questo disegno di legge, che contiene norme illiberali, sarà fermissima». «Quella della maggioranza - gli dà man forte l’altro diessino Luciano Guerzoni - è una vera e propria fuga: è il segnale che per la maggioranza la situazione si era fatta insostenibile».

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