ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DI MANTOVA
(Sezione:    Pag.     )
Sabato 31 aggio 2003

di Roberto Bo

 

Vandali in radiologia, interviene il governo

Il sottosegretario all'Interno: fu una ritorsione contro il primario
Mantovano: malumore in corsia per l'aumento della produttività


«L'atto vandalico del 6 gennaio alla radiologia del Carlo Poma potrebbe essere stato perpetrato come ritorsione al progetto avviato dal primario del reparto per l'incremento della produttività della struttura che avrebbe causato scontento in parte del personale ospedaliero». Firmato il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. La devastazione della radiologia dell'ospedale di Mantova è finita giorni fa all'attenzione del governo ed in particolare sul tavolo del ministro Pisanu. Tutto parte da una interrogazione presentata nel gennaio scorso dal parlamentare mantovano Franco Raffaldini. Nei giorni scorsi il ministro ha delegato il sottosegretario a rispondere ai quesiti sollevati dal deputato diessino. Raffaldini in sostanza chiedeva al ministro quali iniziative intendesse assumere dopo i raid al Poma.

Dopo alcuni mesi è arrivata la risposta dal ministero. A dare una lettura degli avvenimenti è il sottosegretario Alfredo Mantovano, che ipotizza una relazione tra la devastazione e il malcontento all'interno del reparto.

«Malcontento - scrive il sottosegretario - soprattutto in seguito alle variazioni di turni di servizio e alla ridistribuzione delle responsabilità e dei carichi di lavoro tra i dipendenti». Una devastazione che avrebbe come bersaglio il primario, Roberto Caudana, finito nel mirino dei vandali anche con scritte a spray blu sui muri del reparto, vergate la notte stessa dell'incursione. Nella risposta scritta inviata a Raffaldini, il sottosegretario Mantovano conferma anche che le indagini condotte dalla Digos sono "indirizzate principalmente all'interno dell'ambiente ospedaliero, sia per le scritte contro il primario, sia per l'assenza di segni di effrazione alle porte di accesso del reparto, circostanza che denoterebbe un'evidente conoscenza dei locali della struttura e del luogo dove vengono custodite le chiavi di accesso ai locali danneggiati».

Infine Mantovano svela anche che alla fine del 2001 (quando il Poma era già stato oggetto di atti vandalici in vari reparti), l'ospedale cittadino era stato inserito tra gli obiettivi prioritari dei servizi di controllo del territorio da parte delle forze dell'ordine.


    

 

vedi i precedenti interventi