ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Libertà Quotidiano di Piacenza
(Sezione:    Pag.     )
Martedì 1 Aprile 2003

ma.fe

 

«Bossi-Fini, a Piacenza tutto finito entro luglio»

Il vice-ministro “scommette” su un iter rapido, la prefettura per ora non commenta


 

Nell'incontro di ieri sera a Sant'Ilario, il sottosegretario Alfredo Mantovano ha scommesso sulla fine delle procedure di regolarizzazione della legge “Bossi-Fini” nelle città più piccole entro luglio. Piacenza, con le sue 3775 domande depositate dai datori di lavoro per mettere in regola i propri lavoratori stranieri, non rientra nel gruppo di 42 province dove le richieste non toccano il tetto di quota 3mila, ma poco si distanzia. E' dunque verosimile, che per la fine dell'estate si esaurisca l'attesa di tutti gli immigrati in coda per ottenere il sospirato foglio azzurro di soggiorno? La prefettura piacentina, anche per non alimentare facili illusioni, preferisce non azzardare pronostici: i numeri aggiornati dicono che l'esame delle pratiche procede a pieno ritmo, senza intoppi da un mese a questa parte. Sono già stati siglati 343 contratti di lavoro a cui corrispondono, come prevede la nuova normativa approvata in Parlamento l'autunno scorso, altrettanti permessi di soggiorno. Di questi, 267 sono colf e badanti, mentre 76 appartengono alla categoria del lavoro subordinato.

Il ritmo delle convocazioni aumenterà grazie all'utilizzo di un pomeriggio in aggiunta a tutte le mattinate della settimana: fino al 6 maggio prossimo le chiamate già programmate sono in tutto 388. I casi di ricusazione delle domande sono 36: si tratta di “nulla osta non concessi” - così dice la formula burocratica - che rendono impossibile il rilascio del permesso. Alla base dei dinieghi vi sono gravi irregolarità dei datori di lavoro, oppure precedenti penali a carico degli immigrati: il destino di costoro è il rimpatrio. Altre 16 pratiche sono state trasmesse agli uffici di province limitrofe: così sulle 2025 istanze pervenute da Roma, quelle ancora in istruttoria sono 1265. Riguardo alla situazione particolare degli stranieri in attesa di sanatoria che nel frattempo hanno cambiato occupazione, e la cui fattispecie non era prevista dalla legge, sono arrivate brutte notizie dal ministero del Welfare che ha sospeso gli accordi sulla regolarizzazione “morbida” già siglati in varie prefetture: gli spiragli per sanare queste situazioni tuttavia non sarebbero totalmente chiusi.


 

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