![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Interventi Pubblici |
Intervento del Sottosegretario all'Interno on. Alfredo all' Assemblea nazionale 2004 - Consulta antiusura:
Esiste una correlazione tra il sovraindebitamento e l'usura. La crescente propensione delle famiglie per i giochi d'azzardo, a cominciare dai videopoker, improvvise situazioni di difficoltà, una inadeguata capacità di gestione delle proprie risorse e dei debiti: tutti questi elementi facilitano la diffusione dell'usura.
Arginare il fenomeno non è semplice. Soprattutto, il fenomeno non ha un solo livello di soluzione e di intervento: va intensificata la motivazione alla denuncia, indispensabile per un contrasto efficace; prima ancora, va favorita la prevenzione verso le famiglie e le imprese; è necessario iniziare dalla scuola, con l'educazione all'uso responsabile del denaro.
I dati ricavabili dal registro generale delle notizie di reato delle Procure attraverso l'ISTAT indicano che nel 2003 le denunce per usura sono diminuite del 7% (800 denunce nel 2002 e 744 denunce nel 2003). Quanto ai soggetti denunciati, in base ai dati della Criminalpol sono stati 786 nel 2003: di essi 349 sono state arrestati, 254 su provvedimento dell'Autorità Giudiziaria e 95 per iniziativa della Polizia Giudiziaria; nel 2002 le persone denunciate erano state 981, di cui 335 tratte in arresto. Suddivise per persone denunciate, le Regioni più interessate sono il Lazio e la Campania (per ciascuna 126 soggetti denunciati nel 2003), la Calabria (106), la Sicilia (97) e la Lombardia (52).
Le istanze di concessione del mutuo presentate al Comitato di solidarietà nel 2003 sono state 138. Lo scarso numero di denunce, rispetto all'imponenza del fenomeno, deriva dal fatto che si ricorre alle forze di polizia solo quando la situazione dell' azienda è diventata insostenibile, e l'usurato ritiene che non ci sia più via di uscita. Prima vi è sempre la speranza-illusione di poter rientrare nel circuito del credito legale, anche col ricorso al credito usurario, e di poter bloccare la procedura esecutiva.
E' ovvio che la strategia più efficace di prevenzione è quella che facilita l'accesso al credito: in questa direzione ho sollecitato e coordinato un'iniziativa del ministero dell'Interno, che si è conclusa con l'elaborazione di un protocollo d'intesa sottoscritto al Vicinale il 16 dicembre 2003 fra l'Associazione bancaria italiana, i più importanti Istituti di credito, i rappresentanti nazionali delle associazioni di categoria, i Confidi e le Fondazioni. Il protocollo mira a promuovere lo sviluppo delle Fondazioni e dei Confidi, ad aumentare la forza contrattuale degli operatori economici vittime di usura e racket nei rapporti con il mondo creditizio, attraverso convenzioni da stipulare tra banche, confidi e fondazioni e a rendere più agevole l'uso dei fondi antiusura e antiracket in favore degli operatori economici in difficoltà.
Le novità introdotte dal protocollo sono:
Questa iniziativa, grazie alla collaborazione dell'Associazione bancaria Italiana, è stata già trasferita a livello provinciale nelle Prefetture di Lecce e Brindisi.
Un'altra iniziativa che va nella direzione di un maggiore coinvolgimento delle associazioni di categoria nella prevenzione del fenomeno del racket e dell'usura è il protocollo sottoscritto il 16 luglio 2002 dai responsabili nazionali delle associazioni di categoria, alla presenza del Ministro dell'Interno, del Commissario antiracket, dei rappresentanti delle associazioni antiracket.
Le novità introdotte da questo protocollo sono:
L'applicazione delle leggi 108/96 e 44/99 consente di stilare un bilancio anzitutto quantitativo del lavoro svolto dall'Ufficio del Commissario antiracket. L'erogazione complessiva delle somme concesse dal Comitato di solidarietà dal dicembre 1999 a oggi è pari, in totale, a 58.447.000,00 euro, e di questi 36.015.867,91 a titolo di risarcimento dei danni derivanti da estorsione e 22.430.285,95 a titolo di prevenzione usura. Fino a oggi sono state presentate 2059 istanze di accesso al fondo, di cui 1058 per estorsione e 1001 per usura. Nel solo 2003 sono stati erogati complessivamente 17.240.991,21euro e di questi 9.582.481,07 per estorsione e 7.658.510,14 per usura. Dall'inizio del 2004 sono stati erogati complessivamente 610.189,00 euro di cui 78.504,29 per estorsione e 531.865,21 per usura. Le somme più cospicue sono state erogate in Sicilia, seguita dalla Calabria, dalla Puglia, dalla Campania, dal Lazio, dalla Lombardia e dal Piemonte. Questo non vuol dire necessariamente che in Sicilia vi sia la maggiore estensione del fenomeno usura rispetto al territorio nazionale: può anche essere il segno che l'associazionismo antiracket e antiusura, storicamente presente nell'isola, e in misura più consistente rispetto ad altri territori, incide nella emersione dei fenomeni e nel sostegno degli imprenditori.
Quanto alle famiglie, è veramente superfluo richiamare il ruolo fondamentale delle Fondazioni antiusura nell'attività di prevenzione. Di recente ho avuto il piacere di visitare il Centro d'ascolto di Padre Rastrelli, a Napoli: queste esperienze esemplari meritano tutto il sostegno possibile, poiché il contatto diretto con le famiglie, la consulenza e l'educazione a un uso responsabile del denaro sono gli strumenti in grado di rompere il muro di omertà che impedisce alle vittime di usura di denunciare.
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