ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Giornale di Sicilia
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Domenica 10 luglio 2005

 

 

 Misure straordinarie contro il terrore La Lega: "Creare un ministero ad hoc"

L'idea di un nuovo dicastero non convince gli altri partiti. Calderoli propone di dichiarare lo stato di guerra Mantovano chiede l'istituzione di una Superprocura. Nuova circolare del Viminale, inviata anche al Vaticano


 

ROMA. Misure straordinarie? "Vedremo", risponde Silvio Berlusconi che sottolinea che tutto l'Occidente è nel mirino dei terroristi dopo gli attentati di Londra. In allarme i servizi segreti, allo studio misure speciali di monitoraggio, piani di sicurezza per dar concretezza a quelle misure chieste l'altroieri dal ministro Pisanu (ieri è partita una nuova circolare del Viminale che invita al massimo livello di prevenzione); un team di esperti legislativi sta lavorando per mettere a punto il pacchetto di norme antiterrorismo che martedì il ministro Pisanu presenterà al Parlamento, ma già lo scontro, e non solo tra le forze politiche, è tra coloro che credono che gli attuali strumenti normativi e di intervento siano sufficienti e chi invoca nuove leggi e nuove strutture.

La Superprocura antiterrorismo. Servono "giudici specializzati", afferma il sottosegretario all'Interno Alfredo Mantovano. "Senza un coordinamento investigativo e un tribunale specializzato, diamo un vantaggio ai nostri nemici - dice Mantovano -. Trovo inconcepibile che si sia un giudice del Lavoro e non uno specializzato sul terrorismo internazionale". Mantovano rispolvera una sua vecchia proposta: una Procura Nazionale Antiterrorismo, "ritagliata" sull'esperienza di quella Antimafia. "Ora alla Superprocura non ci credo più, lo dico dal 1999", commenta scettico Pier Luigi Vigna, responsabile della Dna e prossimo - il 1 di agosto - alla pensione. A favore del semplice coordinamento del lavoro delle Procure si schiera il magistrato Stefano Dambruoso, per molti anni titolare a Milano di tutte le più importanti inchieste contro il terrorismo fondamentalista. Il ministero ad hoc.

La Lega chiede un ministero che sottraendo deleghe a diversi dicasteri si occupi solo di lotta al terrorismo. "La Padania" ieri indicava anche come possibile candidato a tale dicastero, lo stesso Dambruoso che risponde: "Sono la persona meno adatta". Per la Lega non basta il coordinamento. Occorre qualcosa in più, "un ministero agile come i reparti speciali dell'esercito, non una struttura elefantiaca: deve essere pronta a breve e immediatamente operativa" sottraendo poteri al Viminale, alla Difesa, alla Giustizia, agli Esteri. Immediato il no di Forza Italia con Antonio Tajani e Carlo Taormina. Per i Verdi, Alfonso Pecoraro Scanio bolla la proposta come "l'ennesima sbruffonata" della Lega. Negativi anche i commenti di latri esponenti dell'opposizone, tra i quali il segretario dei Ds Piero Fassino. Misure straordinarie. Decisioni "drastiche", perchè siamo in guerra, chiede Maurizio Gasparri (An): espulsioni rapide e l'uso delle forze armate.

E Roberto Calderoli si spinge oltre: bene la proposta di Pisanu di leggi speciali, dice il leghista, ma non basta, "portiamo il Parlamento al voto sull'articolo 78 della Costituzione, quello che prevede lo stato di guerra". Carlo Taormina invoca la più drastica tra le misure: lo stop, fino a nuovo ordine, all'entrata di musulmani in Italia. Ma le perplessità sull'opportunità di leggi speciali si fanno sentirenon solo dall'opposizione, ma anche da esponenti della Cdl come Luca Volontè dell'Udc. Il piano. Intanto, è già operativo in tutta Italia il piano antiterrorismo varato l'altroieri dal Comitato per la sicurezza e l'ordine pubblico. Il Viminale ieri ha inviato una circolare a prefetti, questori e, anche, all'ispettorato Vaticano, in cui vengono indicate ulteriori accorgimenti per rafforzare le misure già previste. Sono previsti pattugliamenti e un'attività preventiva più robusta soprattutto per Roma, Milano, Torino e Napoli.


    

 

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