ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: PAESI E PAESI    Page 107)
Mercoledì 19 maggio 2004

Biagio Valerio

PORTO CESAREO / Continua l’opera di demolizione avviata dall’amministrazione

 

 Le ruspe su altre ville abusive

Nel mirino tre prefabbricati realizzati sulla costa di Riva degli Angeli


 

Porto Cesareo Tornano in pista i demolition boys. Ore cinque: l'alba segue le ruspe sul litorale. Se nulla ha interrotto i piani dell'amministrazione comunale, nel momento in cui leggete il giornale le pale meccaniche hanno appena concluso il proprio lavoro. Tre dovrebbero essere le villette cadute sotto i denti di ferro dei mezzi condotti sul posto dalla ditta Magno, la prima a schierarsi accanto al sindaco Luigi Fanizza durante le prime, fatidiche, demolizioni nel territorio di Porto Cesareo.

Il teatro dell'operazione, questa volta, è la zona di Riva degli Angeli, un'area martoriata dall'abusivismo, dove saranno abbattuti tre manufatti abusivi. Si tratta di prefabbricati realizzati comunque senza nessuna concessione edilizia in una zona paesaggistica, per altro, dove è vietato qualsiasi tipo di edificazione.

A scortare la ditta ci sarà ancora una volta un vero e proprio esercito: cinquanta uomini, secondo le indiscrezioni. Una ventina di carabinieri e poi gli agenti della polizia di Stato. Anche in questo caso sarebbe il Comune di Porto Cesareo a farsi promotore delle demolizioni visto che l'amministrazione ha deciso di accendere un mutuo presso la Cassa depositi e prestiti. La storia della guerra all'abusivismo a Porto Cesareo inizia nel febbraio di quest'anno quando le ruspe si muovo verso Torre Castiglione. Il blitz fallisce perché gli abusivisti si barricano dentro casa. Ma l'amministrazione decide di continuare. Riva Degli Angeli e località Belvedere vedono le prime case rase al suolo ma, a terra, ci finiscono anche i titolari della ditta di demolizione, aggrediti e picchiati dai dimostranti che tentano anche di aggredire Fanizza. Il resto è storia recente: il 6 marzo ben cento militari scortano le ruspe che buttano giù le prime villette, quelle «presidiate» dai proprietari. E in prima fila c'è il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano.


    

 

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