ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


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Articolo pubblicato su Il Gazzettino
(Sezione:    Pag.     )
Mercoledì 30 Aprile 2003

 

ROMA Dalla sede del Nucleo di protezione

Rubati gli stipendi dei pentiti di mafia

 

 

Roma

È affidata al sostituto procuratore Diana De Martino, della direzione distrettuale antimafia, l'inchiesta romana sulla scomparsa di 95mila euro dalla sede del Nop, il nucleo operativo di protezione che gestisce i collaboratori di giustizia, cioè i pentiti di mafia.Il magistrato, in attesa di un primo rapporto da parte degli agenti della squadra mobile cui sono stati delegati gli interrogatori dei dipendenti dell'ufficio distaccato del Viminale, nella zona di Cinecittà, ha aperto un fascicolo per furto, per il momento contro ignoti. Non si esclude, però, che possa essere ipotizzato il reato di peculato qualora dovessero emergere coinvolgimenti interni.

Dai primi accertamenti risulta, infatti, che i soldi - necessari per pagare le spese dei pentiti di mafia - sono stati portati via con una certa facilità, utilizzando le chiavi della cassaforte. Infatti segni di scasso sono stati rilevati su un cassetto in un ufficio del terzo piano del palazzo dove venivano conservate, segno evidente, per gli inquirenti che chi ha agito conosceva dove gli addetti alla cassaforte riponevano le chiavi.

Il furto dei fondi non ha riguardato anche indirizzi e documenti dei collaboratori di giustizia. È il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, che presiede il comitato del Viminale sul programma di protezione dei collaboratori di giustizia, ad escludere quello che poteva essere il danno maggiore del furto per le conseguenze rischiose che ne sarebbero derivate a chi ha cambiato nome e dimora per sfuggire a possibili ritorsioni.«Sul fatto - spiega il sottosegretario - sono state aperte due inchieste: la prima di polizia giudiziaria, per ricostruire la dinamica dei fatti, e la seconda amministrativa».«La cassaforte da cui sono stati prelevati i 95 mila euro non è stata manomessa. È necessario, dunque, stabilire se le rigide regole impartite agli addetti al servizio di custodia valori siano state rispettate».

La posizione di 15 addetti agli uffici del Nucleo è ora al vaglio degli investigatori della squadra mobile di Roma che indagano sul furto avvenuto nel ponte di Pasqua.Ogni dipendente - il servizio è interforze e viene svolto da polizia, carabinieri e guardia di finanza - viene interrogato in per controllare orari di entrata e di uscita, presenze, spostamenti e individuare eventuali responsabilità. Gli inquirenti, inoltre, stanno valutando se in quei giorni siano entrate negli uffici persone estranee alla amministrazione ma che comunque hanno facoltà di accesso anche alla luce del fatto che i soldi sono stati portati via, cassetto delle chiavi a parte, senza alcun altro segno di effrazione su porte porte e cassaforte.

Il furto clamoroso è stato scoperto la mattina del 23 aprile e, secondo gli investigatori, dovrebbe essere avvenuto tra il 20 e la notte di Pasquetta. Le casse della sede del Nop, proprio in considerazione del lungo 'ponte' festivo tra la Pasqua e il 1 maggio, erano state rimpinguate con somme prelevate in banca per fare fronte ad eventuali viaggi, spostamenti e convocazioni di pentiti da parte della magistratura o per esigenze investigative.


   

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