ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su Il Gazzettino
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Sabato 27 luglio 2002

Barbara Schiavulli
Al Viminale prese in esame la relazione del Copaco sulla mancata protezione al professore assassinato a Bologna e le informative del Sisde sui politici nel mirino dei boss


Decisa l'immediata riorganizzazione delle scorte
Riunito per tre ore il Comitato nazionale sulla sicurezza: al vaglio i recenti volantini delle Brigate rosse e degli Nta


È durata tre ore la riunione, al Viminale, dedicata all'esame della relazione redatta dal Comitato di controllo (Copaco) sulla mancata scorta al professore Marco Biagi, consulente del ministero del Lavoro assassinato dalle Brigate Rosse. Nel vertice sono stati affrontati e discussi in particolar modo i problemi dell'ordine pubblico e del terrorismo interno ed internazionale.

Stando alle indiscrezioni, l'incontro avrebbe avuto un taglio operativo: la linea è quella di fare tutto il possibile per evitare il verificarsi di un nuovo «caso Biagi». In particolare, il comitato ha deciso di avviare un monitoraggio per l'immediata riorganizzazione dei servizi di scorta e l'individuazione delle personalità a rischio. Compito che verrebbe affidato alle forze di polizia. È stato inoltre deciso di rendere operativo l'Ucis, il nuovo ufficio scorte, col mandato di ultimare nei prossimi giorni l'assegnazione, agli organismi competenti, di tutto il personale necessario. Sul tavolo anche le informative del Sisde, secondo cui alcuni esponenti politici sarebbero nel mirino dei boss mafiosi per la decisione di mantenere il carcere duro previsto dall'articolo 41 bis.

Alla riunione, voluta da Giuseppe Pisanu, ministro dell'Interno, hanno partecipato il Capo della Polizia Gianni De Gennaro, i Comandanti Generali dell'Arma dei Carabinieri Guido Bellini e della Guardia di Finanza Alberto Zinniani, i direttori del Sisde (Mario Mori), del Sismi (Niccolò Pollari) e del Cesis, Ferdinando Masone. Presenti inoltre il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, e il Capo di Gabinetto Roberto Sorge, autore dell'inchiesta sulla mancata assegnazione della scorta di Biagi.Nella riunione, non sono mancate osservazioni sugli ultimi comunicati delle Brigate Rosse e dei Gruppi territoriali armati, che nei giorni scorsi hanno alzato lo stato di allerta terrorismo nel nostro Paese.

Nel frattempo è stata appunto attivata la una nuova struttura l'Ucis, creata per una migliore gestione delle scorte e che dovrà essere totalmente operativa per la metà di agosto.Non si fermano le indagini sulla morte di Marco Biagi e durante le perquisizioni negli appartamenti a Bologna, Mogliano Veneto, Padova, in provincia di Udine e a Bassano del Grappa, è stato requisito materiale - che tuttavia deve ancora essere analizzato dai giudici di Bologna - di cui non si sa molto. Ma un indirizzario, trovato in una delle case padovane, ha richiamato l'attenzione degli inquirenti per la presenza di 10 etichette autoadesive, in cui pare siano presenti i nomi di altri indagati nell'inchiesta che la Procura di Trani ha avviato nel 1999 dopo l'omicidio di D'Antona. Due di queste persone, padovane, restano indagate nell'inchiesta della procura di Trani, con l'accusa è associazione con finalità di terrorismo e di eversione e propaganda e apologia sovversiva.