Roma I presidenti delle società di calcio con le loro continue liti verbali, intensificatesi quest'anno ed amplificate dagli organi di informazione, hanno rappresentato uno dei motivi principali dell'aumento della violenza degli stadi. I massimi dirigenti delle società calcistiche tornano ad essere messi sul banco degli imputati dal Ministero degli Interni nella risposta che il sottosegretario Alfredo Mantovano ha dato ad una interrogazione parlamentare del deputato di AN Teodoro Buontempo dove si ricordavano, fra l'altro, i troppi scontri fra opposte tifoserie e le forze di polizia impegnate nel mantenimento dell'ordine pubblico.

Mantovano non usa mezzi termini per criticare il comportamento dei dirigenti. «Sulla base delle analisi condotte dal centro nazionale di informazione sulle manifestazioni sportive istituito presso il Ministero dell'Interno - afferma il Sottosegretario - l'accresciuta contrapposizione delle società sportive costituisce, unitamente ad altri fattori, uno dei principali elementi critici nel determinare l'incremento delle violenze negli stadi». Il sottosegretario all'Interno conferma, comunque, che sono in preparazione misure per coinvolgere gradualmente le società nella vigilanza all'interno dello stadio.