ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA DI LECCE   Pag. 73  )
Giovedì 4 luglio 2002

Nozze ieri fra il presidente provinciale di An e la sorella dell'«azzurro» Paolo Perrone. Viaggio di nozze in Scandinavia

Erio e Maria, felici al «Polo»

E un poster con Fini gli manda a dire: «Auguri e figli "destri"»


Auguri e figli "destri"» a Erio e Maria. «Vabbè, meglio se saranno figli "centri-destri"...». Un simpatico e goliardico botta e risposta a distanza ha salutato ieri sera il finale della cerimonia religiosa, celebrata nella basilica di Santa Croce da don Fernando D'Oria, che ha sancito l'unione fra Saverio Congedo, presidente provinciale e consigliere regionale di An, e Maria Perrone, avvocato, sorella di Paolo, punta di diamante di Forza Italia, il prossimo e pressocché certo vice-sindaco di Lecce. La frase dei «figli "destri"» campeggiava a mo' di nuvoletta da fumetto puntata sulla testa di Gianfranco Fini in versione poster che l'onorevole Ugo Lisi insieme con i cugini dello sposo aveva disteso sul parabrezza della Bmw station wagon grigio metallizzata con cui lo stesso Saverio aveva parcheggiato, verso le 19.30, accanto alla basilica. Un inedito just married, al quale, provocato dal cronista, Paolo Perrone, testimone di nozze della sorella, ha contrapposto il suo preciso punto di vista (i «centri-destri», tanto per intenderci).

Ma andiamo con ordine. Arriva lo sposo con la madre Bruna Congedo De Tommasi. Vede giornalisti e telecamere e si rifugia in chiesa. Classico ritardo della sposa. Nel frattempo arrivano il sottosegretario agli Interni Alfredo Mantovano, testimone di Congedo, con la moglie Silvia. Composta attesa anche per Gianni Maffia, collega di studio e testimone di Congedo e Anna Paola Capano, amica d'infanzia e testimone della sposa. Arriva il deputato di An, Achille Villani Miglietta con la moglie Rossana. Saluti con il consigliere regionale Roberto Tundo. E il governatore Fitto? «Andrà al ricevimento nella villa della famiglia Perrone». Raffaele Baldassarre, segretario provinciale azzurro, lo stesso. Mario De Cristofaro? «E' "allergico" alle cerimonie», assicurano i ben informati. «Quando si è sposato lui, in chiesa è stato... due minuti», scherza qualcuno. Tutti aspettano Adriana Poli Bortone, ma il sindaco e eurodeputato è a Strasburgo per i lavori del Parlamento. Dopo le 20, ecco Maria accompagnata dal padre Enzo Perrone in Jaguar nera. Abito bianco panna e velo tipo monacale. Un pizzo bizzoso all'orlo della lunga gonna le si impiglia nella scarpa argentea... mica facile districarlo. L'imprevisto però serve a stemperare l'emozione del padre che giunto all'altare affida la figlia al futuro marito con una mimica del viso e delle mani del tipo «mi raccomando... sennò». Grande eleganza fra gli invitati, molti provenienti dalla Sicilia, terra natìa di Pina Perrone Pennisi di Floristella, madre della sposa. Una valanga di belle signore, avvolte da luminescenti chiffon color salmone, rosso, taffetas in seta, in maggioranza, senza rinunciare, qualcuna, alla magia del nero impreziosita da discrete trasparenze. Scuro d'ordinanza per i gentlemen, con «insofferenze» più o meno manifeste per la cravatta, vista anche l'afa. Serissimo a seguir la cerimonia religiosa, il consigliere provinciale di An, Biagio Ciardo. «Voi signore siete più agevolate di noi», ha commentato.

Non potevano essere assenti cenni sulla politica. Domanda a Paolo Perrone: «Ma Saverio trascurerà di più la moglie o la politica?». Risposta: «Spero la politica... ma io che c'entro? Perché intervistate me, non sono io lo sposo...». Stessa domanda a Francesca Mariano, avvolta in una mise Valentino, in odore di ritorno fra i banchi del Palazzo una volta nominata la nuova Giunta. Diversa la risposta: «Saverio è una persona equilibrata e credo che saprà bilanciare le due cose». Ore 21.15, «Evviva gli sposi» e lunga coda per gli auguri. Si va a villa Perrone. Il viaggio di nozze in Scandinavia, verso un altro e più rassicurante «polo». Partenza fra qualche giorno. «Tanto - ha commentato il solito maligno - la Giunta si farà a settembre». Felicità, intanto, a Erio e Maria.

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