ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: CRONACA di FOGGIA  Pag.   58    )
Mercoledì 30 Luglio 2003

 

L’ARRIVO / Tra cinque mesi un primo bilancio del lavoro svolto, tra le priorità il «caso Foggia»

«Faremo gioco di squadra»

Lotta alla criminalità, le strategie del questore Cecere
 



Ha preso tempo. Quattro, cinque mesi per conoscere meglio le problematiche del territorio e, forse, approntare una prima strategia contro quella criminalità organizzata che ha messo sotto assedio Foggia e alcune zone della provincia. È quanto ha chiesto il neo questore Stefano Cecere al momento di insediarsi, prospettando anche «un gioco di squadra in cui si può anche uscire sconfitti ma comunque a testa alta».

Un esordio cauto, in un momento in cui troppi riflettori si sono accesi sul «caso Foggia», colpa di un'escalation di omicidi e fatti di cronaca da far accapponare la pelle. Situazione seguita anche dal ministero degli Interni: di recente il sottosegretario Alfredo Mantovano è stato in città per incontrare i vertici delle forze dell'ordine e fare il punto della situazione. Cecere, 53 anni, arriva nel capoluogo dauno dopo un incarico da questore ad Ascoli Piceno; in precedenza era stato dirigente della squadra mobile di Bari, del commissariato di Andria e vicario questore sempre nel capoluogo regionale. «Un'esperienza acquisita sul campo - ha spiegato - soprattutto nel campo investigativo e giudiziario».

Impossibile strappargli commenti o impressioni sul nuovo incarico. Un dato è certo. sa che non è una sfida facile. «Per vincere la partita - ha detto il questore nel corso di un incontro con i giornalisti - sarà necessario un valido gioco. Sarebbe una partita persa in partenza se non vi fosse anche il ncessario l'aiuto dei cittadini a polizia e carabinieri. Chi denuncia stipula unì'assicurazione sulla vita».

Con il questore uscente Domenico Masi (con cui ha lavorato insieme) si è incontrato l'altro ieri a Roma, nel corso di un incontro al Viminale. Sicuramente ne avranno approfittato per parlare di quanto sta accadendo a Foggia e di come muoversi. «Sarei poco serio se dovessi dire qualcosa in questo momento - ha rilevato -. Sicuramente insieme ai miei collaboratori studierò la situazione e ci aggiorneremo. Quello che per il momento posso assicurare da parte mia è l'impegno. Magari potremo anche non vincere la partita, ma dobbiamo comunque mettercela tutta per avere la coscienza a posto. Il nostro è un lavoro difficile e ci sarà bisogno del massimo entusiasmo da parte di tutti e, ripeto, dell'aiuto dei cittadini. Un dato è certo: Foggia non è una piazza facile. Masi me lo ha anticipato e torneremo a riparlarne quanto prima. Cosa che farò anche insieme ai dirigenti della questura». Strategie che comunque saranno già state abbozzate. «No - ha invece ribadito il neo questore -: sono ancora tutte da studiare anche se posso garantirvi sin da ora che il gioco lo stabiliremo noi. In sinergia con le altre forze dell'ordine per meglio controllare il territorio».


    

 

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