ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: GAZZETTA DI LECCE   Pag.   69  )
Mercoledì 18 giugno 2003

 

Il ricordo di Alfredo Mantovano e Adriana Poli e quello di Saverio Congedo e dei dirigenti dell'Ugl

 

«Un grande esempio di dedizione»


Mondo politico in lutto per la morte di Fedele Pampo. Le reazioni non si sono fatte attendere. Il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, compagno di banco, nell'aula della Camera, nella passata legislatura, sottolinea come, «trascorrendo cinque anni con lui gomito a gomito, ho ricevuto qualcosa in più: sui problemi del mondo del lavoro, dell'agricoltura, del Sud, Fedele preparava ogni intervento e seguiva ogni provvedimento come se fosse quello più importante della sua vita. E difficile rassegnarsi alla sua scomparsa: ci si può provare solo assumendolo e additandolo come un grande esempio di dedizione». «Per me che sono stata anche sua collega in Parlamento - commenta il sindaco di Lecce ed europarlamentare di An Adriana Poli Bortone - ci sono ricordi particolarmente belli della Commissione Lavoro dove lui con la consueta passione trattava le tematiche sindacali e dell'occupazione che gli erano molto vicine. Era una persona sanguigna che difendeva le sue idee e le portava fino in fondo, sino a quando non le vedeva realizzate. Secondo me ha continuato ad avere sempre la passione per la politica, anche quando diceva di volersi tranquillamente godere la sua pensione. Io credo che in cuor suo abbia continuato a pensare sempre all'attività politica in maniera attiva e probabilmente questo per lui sarà stato un rimpianto».

Per Saverio Congedo, presidente provinciale di An, «con Fedele Pampo la Destra italiana, pugliese, salentina, perdono una bandiera gloriosa». Ed aggiunge che «nella Camera dei deputati, come amministratore locale, sulla trincea difficile del sindacalismo nazionale da parte dei lavoratori, l'onorevole Pampo ha sempre rappresentato un esempio di abnegazione e di coraggio al servizio dei valori della Destra, della propria terra, della propria gente, e uno straordinario modello di vita e di militanza che resterà scolpito nelle migliori pagine della nostra storia». Giuseppe Fracella, consigliere provinciale di An ricorda «le splendide giornate della "primavera del '93", quando la Nardò demo-socialista si scoprì missina tributando alla Destra e a "Fedele" un successo strepitoso». Fracella parla di «un politico nato tra la gente e i suoi lavoratori, un sindacalista tricolore. La Nardò dei Leuzzi, della Manieri, di Tarricone, di Dell'Anna, sarà anche la Nardò di Pampo».

Esternazioni di dolore anche nel mondo sindacale. Il segretario generale dell'Ugl -Utl della provincia di Lecce, a nome di tutti sottolinea come «il sindacato perde un maestro insuperabile, di grande spessore umano», ma si dice altrettanto certo «che la sua testimonianza di vita e di generoso coraggio in tante situazioni non andrà smarrita».


    

 

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