ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su LA GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: PRIMO PIANO   Pag. 4  )
Venerdì 12 luglio 2002



rivoluzione


Approvato anche dal Senato il decreto Bossi-Fini. La maggioranza esulta. L'opposizione: razzisti intolleranti

Immigrazione, sì alla nuova legge
Impronte digitali per chi entra in Italia, più poteri alle navi della Marina


ROMA Con 146 sì, 89 no e 3 astenuti l'Assemblea di Palazzo Madama ha dato il via libera definitivo alla discussa legge sull'immigrazione Bossi-Fini.

Dopo tre giorni di intenso confronto il varo della nuova normativa è stato accolto con un lungo applauso dalla maggioranza e le proteste dell'opposizione. I tre senatori di Rifondazione Comunista hanno lasciato l' Aula al momento del voto. Poco prima, il relatore Gabriele Boscetto (FI) ha proposto un ordine del giorno con il quale si impegna il Governo ad attuare con un separato disegno di legge la regolarizzazione prevista per colf e badanti anche per il settore dei lavoratori extracomunitari dell' industria. Si tratta dell' attuazione dell' accordo delle settimane scorse intervenuto, dopo una forte polemica, tra Udc e gli altri gruppi di maggioranza.

Impronte digitali, maggiori poteri alle navi della Marina Militare contro le «carrette» del mare, permesso di soggiorno a chi già lavora e scomparsa dello sponsor, agevolazioni per gli scafisti pentiti, permesso ridotto a due anni e legato al lavoro, assunzioni mendiante uffici diplomatici e consolari sono tra le novità della riforma.

«Oggi si volta pagina. Un altro impegno mantenuto dalla CDL. Con la nuova legge nasce la vera accoglienza, la vera integrazione unita alla fermezza e alla lotta reale alla clandestinità», ha esultato Renato Schifani, presidente del gruppo di Fi al Senato. «D'ora in poi verrà in Italia - aggiunge Schifani - solo chi ha un lavoro e potrà vivere con dignità. Polso fermo invece per chi viene in Italia a delinquere. Sarà rispedito a casa. I cittadini ora saranno più sicuri. Abbiamo finalmente rimediato - conclude Schifani - ai guasti provocati dalla Turco-Napolitano, una legge inadeguata ed insufficiente». E il sottosegretario Alfredo Mantovano specifica: «Questa approvata non è una legge sul diritto d'asilo, una disciplina che ha bisogno di un provvedimento apposito che sarà approvato nell'arco di questa legislatura».

Umberto Bossi: «Una legge seria su un problema grave». L'approvazione della legge Bossi-Fini è in primo luogo «una vittoria delle idee della Lega», ha aggiunto il vicepresidente del Senato, Roberto Calderoli. «Malgrado il piccolo rospo che, in nome dell'alleanza, abbiamo dovuto ingoiare (la regolarizzazione delle badanti e delle colf) - afferma Calderoli - l'impianto generale della legge è rimasto quello che noi volevamo».

POLEMICHE - I senatori di Rifondazione Comunista, dunque, hanno lasciato l'aula al momento del voto per non prendere parte al via libera definitivo del Senato alla riforma. Nel darne l'annuncio, il capogruppo a Palazzo Madama Luigi Malabarba ha invitato il presidente della Repubblica Carlo Azeglio Ciampi a «non controfirmare la legge». «Siamo anche noi -ha affermato- clandestini: siamo tutti clandestini. Questa è una legge palesemente incostituzionale che considera gli immigrati manodopera da sfruttare e di cui liberarsi quando non più necessaria per la produzione».

Si associa Gavino Angius: «Riteniamo questa legge assolutamente sbagliata. Anche l'Alto Commissariato delle Nazioni Unite per i Rifugiati afferma che questo provvedimento calpesta e nega diritti fondamentali della persona. Ci sembra un giudizio più che sufficiente per rispedire al mittente un provvedimento cinico, intollerante, razzista, indegno di un paese civile qual è il nostro». «Dietro questa legge - prosegue il presidente dei senatori ds - c'è una logica assolutamente lontana da quella dell'integrazione, una logica che vede lo straniero come un estraneo, un ospite precario da sfruttare fino a che serve, un limone da spremere e buttare. Le ciliegine su questa torta avvelenata sono la richiesta di raccolta delle impronte digitali agli extracomunitari e l'uso improprio delle navi da guerra per sparare sulle carrette del mare che trasportano poveri clandestini».

Sull' immigrazione la maggioranza ha dimostrato di essere allo sbando perchè di fatto è stata approvata una sanatoria ampia, ma mascherata, anche se i leader della Cdl non hanno il coraggio di ammetterlo, è la tesi della Margherita, che con due suoi senatori, il vicepresidente del gruppo, Paolo Giaretta e Patrizia Toia, è intervenuta per far notare come il rigore sull' immigrazione prospettato dal centrodestra sia in realtà inesistente. «Nell'Aula del Senato, è prevalsa oggi la logica di una nevrosi paranoide nei confronti degli stranieri. E' stata infatti approvata una legge inutile e pericolosa», afferma Stefano Boco, capogruppo dei Verdi a palazzo Madama.

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