ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  PRIMO PIANO       Pag.     4 )
Sabato 4 giugno 2005

 

il peronaggio «Vogliono trasformare e reinventare l'uomo in laboratorio» 

Fallaci: siamo al nazismo, non voto

Alemanno, Giovanardi e Mantovano condividono la battaglia della giornalista


 

Roma «Dietro questo referendum c'è il progetto di reinventare l'uomo in laboratorio, trasformarlo in un prodotto da vendere come una bistecca o come una bomba; c'è il proposito di sostituirsi alla natura, di manipolarla, di disumanizzarla massacrando le creature più inermi e indifese: cioè i nostri figli mai nati, i nostri futuri noi stessi, gli embrioni umani che dormono nei congelatori delle banche o degli istituti di ricerca».

Con questa spiegazione Oriana Fallaci, in un lungo articolo pubblicato ieri dal Corriere della Sera, annuncia che non andrà a votare il 12 giugno al referendum sulla procreazione assitita. «Qui si torna al nazismo», aggiunge la Fallaci, «il 12 giugno non userò la scheda elettorale e con tutto il cuore mi auguro che l'offensiva fallisca penosamente.

Non mi piace questo referendum al quale i mecenati dei dottor Frankenstein voteranno per semplice partigianeria politica o miopia morale». Il sottosegretario alle Politiche Agricole, Paolo Scarpa Bonazza Buora coindivide «fino in fondo il pensiero di Oriana Fallaci. Smettiamola di ammazzare gli uccellini».

Anche i ministri Alemanno e Giovanardi e il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, si schierano con la Fallaci. «E' significativo - dice Mantovano - che ci sia non soltanto la voce di Rutelli in favore del non voto, ma anche quella di un'intellettuale laica, e certamente non sospetta di vicinanza a tesi confessionali, come Oriana Fallaci: il che significa che stiamo discutendo di valori e realtà assolutamente non religiosi, constatabili da chiunque, e che superano i confini degli schieramenti».


    

 

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