ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  IN PRIMO     PIANO   Pag.    4 )
Martedì 12 Luglio 2005

 

in Italia Il pacchetto di misure predisposto dal ministro

  

E Pisanu oggi in Parlamento annuncia un vero giro di vite



 

ROMA Allungamento del fermo di polizia fino a 24 ore, colloqui investigativi estesi anche al terrorismo, permessi di soggiorno agli extracomunitari che forniscono notizie utili contro l'eversione, espulsioni più facili di persone sospette. Sono alcune delle misure speciali antiterrorismo che verranno illustrate oggi alla Camera dal ministro dell'Interno, Giuseppe Pisanu, in risposta all'allarme seguito agli attentati del 7 luglio a Londra. Accanto alle modifiche legislative, cui in questi giorni hanno lavorato a pieno ritmo i tecnici del Viminale, il ministro illustrerà anche le misure già in atto per innalzare il livello di sicurezza nel Paese, con i piani ad hoc per le città più esposte: Roma, Milano, Napoli e Torino.


FERMO POLIZIA FINO A 24 ORE - Il fermo di polizia per consentire agli investigatori di identificare il soggetto fermato, passerà dalle attuali 12 ore a 24 ore, in modo da consentire agli inquirenti una valutazione più accurata.


COLLOQUI INFORMATIVI ANCHE CONTRO EVERSIONE - Si tratta di una misura già prevista dall'ordinamento penitenziario (art.18 bis) per il contrasto alla criminalità organizzata che andrebbe estesa anche al terrorismo. I colloqui investigativi sono confronti diretti con un detenuto al fine di ottenere notizie, che si svolgono in assenza del difensore e non hanno valore processuale.


PERMESSO SOGGIORNO PER CONFIDENTI - I confidenti che collaboreranno con l'autorità segnalando presunti terroristi, potranno ottenere, una volta verificate le loro affermazioni, il permesso di soggiorno. Si tratta di una misura che ha già dato buoni risultati per le ex prostitute che hanno denunciato i loro sfruttatori.


ESPULSIONI PIU' FACILI - Il ministro Pisanu punta poi a rendere più snello e praticabile lo strumento dell'espulsione per gli elementi sospettati di legami con organizzazioni terroristiche e considerati una «turbativa all'ordine pubblico» e un «pericolo per la sicurezza dello Stato». Si tratta di uno strumento già usato in passato dal ministro, ad esempio nel caso dell'imam di Carmagnola.


SUPERPROCURA ANTITERRORISMO - Nel comitato per l'ordine e la sicurezza pubblica, convocato all'indomani dei fatti di Londra, è stata evidenziata la necessità di migliorare il coordinamento tra le procure che indagano sul terrorismo islamico. Da più parti, primo fra tutti il sottosegretario all'Interno, Alfredo Mantovano, si è tornati a proporre l'istituzione di una superprocura antiterrorismo anche se il ministro dell'Interno, Pisanu, non sembra favorevole.


GRANDI CITTA' SORVEGLIATE SPECIALI - Il piano antiterrorismo messo a punto dal Viminale all'indomani delle bombe londinesi prevede misure di sorveglianza speciali per le città più a rischio attentati: Roma, Milano, Napoli e Torino. Si tratta delle metropoli italiane, ma anche quelle in cui è presente una forte comunità islamica nella quale trovano spazio anche elementi radicali. Particolare attenzione è poi riservata al Vaticano, dove sono state ulteriormente intensificate le misure di sicurezza.


PIU' UOMINI IN STRADA, MENO IN UFFICI - E nella circolare firmata nei giorni scorsi dal capo della polizia si invitano prefetti e questori a utilizzare tutto il personale disponibile per una più incisiva azione di controllo del territorio. Meno uomini negli uffici, dunque e più nelle strade. In proposito l'indicazione è quella di aumentare la visibilità delle forze di polizia e anche di disporre servizi di sorveglianza riservati con personale in borghese.


SCHEDE TELEFONICHE E INTERNET - Tra le misure immediate, gli esperti di antiterrorismo stanno valutando la possibilità di inasprire la legge sulla vendita di schede degli operatori di telefonia mobile. In pratica viene stabilito di legare la consegna della scheda telefonica all'identificazione della persone che la utilizza, mentre fino ad oggi chiunque può comprare una tessera e poi cederla a una terza persona senza incorrere in sanzioni. Inoltre, la Polizia delle comunicazioni, specializzata nel monitoraggio della rete, potrebbe essere utilizzata per innalzare i controlli di sicurezza in Internet.


COORDINAMENTO IN CASO DI ATTACCO TERRORISTICO - Dall'intervento alla Camera di Pisanu, si attendono anche novità sul coordinamento in caso di emergenze.


    

 

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