ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su GAZZETTA DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:            Pag.     )
Giovedì 12 Gennaio 2006

 

 

Per la rivista «Area». Il ministro: rinuncio all'immunità 

 

Alemanno sotto accusa illeciti contributi da Tanzi


 

ROMA Gianni Alemanno finisce nel mirino dei giudici del Tribunale dei ministri, che chiedono alla Camera l'autorizzazione a procedere nei suoi confronti accusando il ministro delle Politiche Agricole di aver ricevuto dalla Parmalat di Tanzi «illeciti contribuiti in denaro pari ad euro 85.000, da destinare ad An tramite contribuzioni alla rivista Area». «Non intendo nascondermi dietro l'immunità parlamentare. Il mio comportamento è stato lineare, corretto e trasparente», ribatte immediatamente Alemanno, incassando solidarietà da tutto il partito e ammirazione per il «grande stile» mostrato con la rinuncia. Intanto la destra - un attimo dopo aver sottolineato moralità e onestà intellettuale del giovane ministro - passa all'attacco denunciando il «misero tentativo» di nascondere la vicenda «Bancopoli», sollevare un polverone generale e pareggiare i conti con vicende che riguardano proprio in queste ore la sinistra, depotenziando così la candidatura a sindaco di Roma dell'esponente di An. «La sinistra, sotto schiaffo per il caso Unipol - nota Francesco Storace - insorge, minaccia, querela. un ministro di destra come Gianni Alemanno rinuncia ad avvalersi di una maggioranza per l'immunità parlamentare e preferisce affrontare a testa alta un processo per cui il pubblico ministero lo ha già dichiarato innocente. Lo stile è tutto».

Proprio questo - raccontano fonti vicine al ministero - sembra aver suscitato incredulità e sincero stupore nel ministro: il fatto che, a fronte della duplice richiesta di archiviazione da parte del Pm, il sostituto procuratore Giordano, e ancor prima del Procuratore di Parma (che avevano escluso «ogni rilevanza penale»), il Tribunale di ministri abbia comunque chiesto la autorizzazione. Secondo la ricostruzione del Tribunale dei ministri, infatti, la Parmalat di Callisto Tanzi avrebbe versato alla rivista della Destra Sociale «Area» - vicina ad Alemanno - 85 mila euro a titolo di «ringraziamento» per il suo interessamento nella vicenda della commercializzazione del latte «Fresco blu», in parte favorita dalla emanazione di un decreto del ministero in violazione delle norme comunitarie. Sempre secondo la ricostruzione dei giudici, Tanzi avrebbe dichiarato che per «ringraziare» il ministro si servì di Romano Bernardoni, tramite una società del settore del trattamento di acque e depurazione, la Bonatti, facente capo a Tanzi ma estranea al settore agro-alimentare. Intanto arrivano le attestazioni di solidarietà, stima e piena convinzione della estraneità di Alemanno alle accuse: la Destra Sociale, Storace in testa, poi Ronchi, Matteoli, Gasparrri, La Russa, Nania, Gasparri, Mantovano, Urso, la Santanchè, i giovani e il gruppo consiliare alla Regione Puglia (Saccomanno, Attanasio, Lospinuso, Marmo, Ruocco, Silvestris).



 

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