ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo comparso sul CORRIERE DELLA SERA Mercoledì 1 Agosto 2001

Zuccolini Roberto

«Lo stesso presidente Ciampi ha chiarito distinguendo tra aggrediti e aggressori»

Mantovano: la sinistra? E' un nulla che abbaia



ROMA - Onorevole Alfredo Mantovano, che cosa pensa delle accuse portate avanti contro Fini da Massimo D' Alema?
Il sottosegretario all' Interno, che nel collegio di Gallipoli ha sfidato proprio il presidente della Quercia, sostiene che ormai siamo alle favole: «C' era una volta la sinistra di governo che nella Bicamerale apprezzava Fini, che con Violante esprimeva comprensione per i ragazzi di Salò e applaudiva alla dest ra per il suo sostegno durante la guerra in Kosovo. Ma ora il disco si è rotto e al suo posto c' è un nulla che abbaia».

Non le sembra esagerato?
«Nient' affatto. Come si fa a dire che An è un partito di estrema destra di origine neofascista? Allora dei Ds dovremmo dire che sono estrema sinistra di origine staliniana. In altre parole sorprende il calo di cultura istituzionale espresso dall' ex presidente del Consiglio».

Ma come risponde all' accusa di un uso improprio di una parte delle forze de ll' ordine?
? «Di vero c' è solo una cosa: uno dei punti qualificanti del nostro programma di governo è l' attenzione alla legalità. Ma ciò non vuol dire che siamo il partito della polizia. Del resto lo stesso presidente della Repubblica ha chiarito co me sono andate le cose a Genova distinguendo tra aggressori e aggrediti».

Ma Ciampi ha anche invitato a fare piena luce su ciò che è successo.
«Una commissione di indagine dovrebbe concentrarsi soprattutto sui rischi della rinascita della violenza pe r fini politici. I cosiddetti eccessi delle forze dell' ordine sono solo un' aggiunta».

Intende dire che per An l' accertamento delle violenze non costituisce un problema?
«Nessuno può escludere a priori eventuali eccessi, ma ho l' obbligo di ricorda re che c' è già un' inchiesta giudiziaria in corso ed un' indagine del ministero dell' Interno».

Resta il fatto che all' interno dello stesso centrodestra tutti vi considerano da sempre gli interlocutori privilegiati della polizia e dei carabinieri.
«Mi faccia fare un' ipotesi maliziosa. Non sarà che per cinque anni l' Ulivo e in particolare il mio predecessore diessino Massimo Brutti, dopo aver cercato legami più stretti con le forze dell' ordine, non siano riusciti nella loro operazione?».



vedi i precedenti interventi