ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DELLA SERA Domenica 4 novembre 2001

Flavio Haver

Allarme del sottosegretario Mantovano.
Dalle città richiesta di soldati superiore alla disponibilità. Autosole, cambiano i controlli

«Temiamo attentati in Vaticano per Natale»


ROMA - Aumenta il timore di attentati in Italia. E si moltiplicano gli «obiettivi sensibili» da proteggere. Un’ escalation del terrore che, a un mese e mezzo di distanza dalle festività natalizie, ha fatto sì che dai comitati provinciali per l’ordine e la sicurezza pubblica arrivassero centinaia di richieste per l’utilizzazione di soldati nelle zone da sorvegliare attentamente. Risultato: i quattromila militari messi a disposizione dal governo non bastano ed è necessaria una «scrematura» perché il contingente non può essere aumentato.

SEGNALAZIONI - Tutto ciò, mentre continuano ad arrivare segnalazioni dai nostri apparati di intelligence sul rischio di imminenti azioni da parte di kamikaze legati ad Al Qaeda: il sottosegretario all’Interno Alfredo Mantovano ha nuovamente ricordato che la Cupola di San Pietro «è al primo posto degli obiettivi del terrorismo di matrice islamica ispirato da Bin Laden. Tra poco ci sarà Natale, un evento altamente simbolico per la cristianità che porterà in Vaticano migliaia di persone», ha osservato Mantovano. Roma sarà blindata: il Questore Giovanni Finazzo ha fatto capire che i soldati presidieranno la cintura esterna dell’aeroporto di Fiumicino, i porti di Civitavecchia, Anzio e Ostia e alcuni impianti per le telecomunicazioni situati in località impervie attorno alla Capitale. Il ministro per la Funzione Pubblica con delega ai servizi segreti Franco Frattini ha ribadito: «La prevenzione in Italia non è stata mai così alta».

RINFORZI - Da tutte le province italiane sono stati sollecitati rinforzi: poliziotti, carabinieri e finanzieri non ce la fanno da soli a sorvegliare tutti i «siti a rischio». Le richieste superano il numero di 4.000 soldati (molti saranno di leva) stanziati dal governo e per questo i prefetti dovranno adesso riesaminarle una per una. Gli «obiettivi sensibili» sono descritti in un elenco contenuto nello schema di decreto varato da Palazzo Chigi il 12 ottobre: centri di trasmissione e comunicazione, impianti di erogazione di servizi di pubblica utilità e relativi snodi, basi e caserme Nato e degli Stati Uniti, porti, aeroporti, stazioni e linee ferroviarie. Il «programma di utilizzazione di contingenti delle Forze Armate» ha già ottenuto il parere favorevole della Camera e diventerà operativo quando sarà completato l’iter parlamentare con il via libero definitivo del Senato, previsto per la prossima settimana.

AUTOSTRADE - Non più posti di blocco ma «controlli dinamici» con le pattuglie in movimento. Dal Viminale è partita questa indicazione per i compartimenti della Polstrada in vista della conclusione del ponte di Ognissanti: lo scopo è di evitare lunghe code anche se si continuano a cercare tir imbottiti di esplosivi che potrebbero far saltare in aria gallerie o viadotti. In corrispondenza dei posti di blocco sul tratto appenninico dell’Autosole gli agenti hanno notato che i musulmani scendono da camion e auto, stendono i tappetini, si inginocchiano e si mettono a pregare in direzione della Mecca. Quanto ai due algerini fermati venerdì e rilasciati dopo qualche ora, non è emerso nulla dalla perquisizione del furgone su cui viaggiavano. Uno dei due, Othman Deramchi, è imputato in un processo a Napoli contro alcuni fondamentalisti islamici.

MUSEI IN ROSSO - L’effetto degli attentati dell’11 settembre si è fatto sentire anche sui luoghi d’arte. La paura del terrorismo ha ridotto sensibilmente le presenze nei musei di Firenze (meno 17 per cento rispetto a ottobre 2000) e di Napoli. In calo pure le visite a Pompei (meno 10 per cento).

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