ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione: LECCE    Pag  6  )
Martedì 25 Novembre 2003

Pierluigi Blandolino

A pochi giorni dalle nuove polemiche sollevate dai parenti dei tre vigilantes trucidati a scopo di rapina, c'è la conferma del decreto

Grottella, più soldi ai familiari delle vittime

Il sottosegretario Mantovano dà la notizia della svolta: «Provvisionale aumentata del 70 per cento»


 

LECCE - Una provvisionale aumentata del settanta per cento, pari a 83.668 euro, ed un posto di lavoro "sicuro", stabile, nella pubblica amministrazione per intenderci, ancora a favore dei familiari delle vittime della strage della Grottella. Lo ha deciso il Ministero degli Interni lo scorso 19 novembre. E a darne comunicazione è il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, che ha sempre seguito con intensità la vicenda.

"Una più estesa applicazione della legge 302 del 1990 sulle provvidenze alle vittime del terrorismo e della criminalità organizzata, che prevede un indennizzo, in attesa della decisione definitiva, di una provvisionale del 20 per cento, ha consentito di elevare quest'ultima fino al 90 per cento. Il Governo Berlusconi - è scritto nel comunicato diffuso ieri e firmato da Mantovano - aveva individuato questa possibilità con un Decreto Legge, il 56 del 2003. E il ministero dell' Interno, con proprio decreto e una volta acquisita la documentazione che da tempo era stata chiesta ai familiari dei vigilanti Luigi Pulli, Rodolfo Patera e Raffaele Arnesano, ha disposto l'incremento. A ciascun familiare - è scritto nella nota dell'esponente del governo - sono stati liquidati 83.668 euro, quale ulteriore somma dopo la già corrisposta provvisionaie pari al 20 per cento, erogata fra il maggio e il settembre dello scorso anno".

C'è dell'aitro. Il decreto è il presupposto giuridico perché i familiari che ne hanno fatto domanda possano avere una corsia privilegiata per essere assunti alle cli- pendenze di una pubblica amministrazione. Il sindaco di Veglie, per di più, ha già assicurato che nei prossimi giorni due parenti delle vittime che avevano inteso esercitare questo diritto, saranno assunti dal Comune. Per quanto riguarda, infine, la concessione dei benefici previ sti dalla legge 512 del 1999, sulle vittime di mafia, il sottosegretario agli Interni, Alfredo Mantovano, nello stesso comunicato in cui annuncia la corresponsione della provvisionale portata al novanta per cento, dichiara "che l'applicazione della 512 rimane sospesa in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria, decisioni che sono pregiudiziali ai fini della concessione dei benefici previsti dalla stessa legge".

Si avvia, così, verso prospettive differenti, la vicenda che da tempo interessa i familiari delle vittime della strage della Grottella, avvenuta il 6 dicembre del 1999 quando i tre vigilantes della Velialpol furono tricidati da un commando a scopo di rapina. E per la figlia di Luigi Pulli e la vedova di Raffaele Arnesano si aprono le porte di un lavoro presso il Municipio di Veglie. La vedova di Rodolfo Patera ha invece rinunciato a questa possibilità. In realtà, per i due familiari delle vittime si tratterebbe di incarichi "di minima". Il posto di lavoro, part-time, è quello di "esecutore". In soldoni:
la qualifica più bassa fra quelle previste negli enti della pubblica ammirustrazione. A curare gli atti amministrativi relativi alle assunzioni è il funzionario del Comune di Veglie, Antonio De Benedittis, che sta ponendo in essere un atto di indirizzo votato dalla giunta e dai consiglio comunale della città il cui sindaco è Roberto Carlà. In questi casi, comunque, meglio questa opportunità che nulla, anche alla luce del decreto datato 19novembre da parte del Ministero degli Interni con il quale si dà il via all' incremento della provvisionale e grazie al quale verranno liquidati ottantatremila668 euro per ogni familiare delle vittime della strage. E sempre in attesa delle decisioni dell'autorità giudiziaria riguardanti la possibilità di definire la strage della Grottella quaie azione di mafia.

 

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