ALFREDO MANTOVANO
SOTTOSEGRETARIO DI STATO
MINISTERO DELL'INTERNO

 


Interventi sulla stampa

 

Articolo pubblicato su CORRIERE DEL MEZZOGIORNO
(Sezione:  IN PRIMO PIANO   Pag.   2  )
Mercoledì 9 Aprile 2003

L.S.

Dietro la decisine una rivalsa contro gli accordi che il fratello di Pinuccio avrebbe preso per ostacolare la scalata di Adriana Poli Bortone

An, schiaffo di Amoruso a Tatarella: azzerata la segreteria provinciale


 

BARI - La risposta al nuovo coordinamento regionale di AN voluto da Salvatore Tatarella - e bruscamente rigettata dalla componente interna legata ad Adriana Poli Bortone - non si è fatta attendere. Il coordinatore provinciale di Bari Francesco Amoruso, ha immediatamente «azzerato» la segreteria. Come mai Francesco Amoruso, che appartiene alla stessa corrente di Tatarella - Destra Protagonista - che ha fatto il pieno nel nuovo organismo regionale, è così scontento?

Raccontano le gole profonde del partito che Tatarella, con quelle nomine, ha chiuso un accordo anti-Poli Bortone - già pronta alla scalata alla segreteria regionale - con l'area di Mantovano e con la destra sociale. Ma per far questo ha dovuto sacrificare una componente di Destra Protagonista. Quale? Quella di Amoruso, piuttosto che quella dell'Assessore Nino Marmo. Ed Amoruso gli ha fatto capire che questi giochi alla lunga stancano.

«È necessaria ora una segreterias più snella e più presente sul territorio» assicura Amoruso. La vecchia era composta, fra gli altri, proprio da Marmo e da sue emanazioni e da Vito Verrecchia. E i nuovi 20 nomi sono già nel cassetto: «Deciderò se darevoce solo a chi ha vinto il congresso o anche ad altre componenti».

Ma c'è di più. «Subito dopo le amministrative del prossimo maggio - continua Amoruso - ho intenzione di dedicarmi per un anno a Bari. Ed ho deciso di mettere in piedi un organismo superpartes, rappresentativo della realtà barese, che raccolga le disponibilità per la scelta dei candiati nelle liste delle amministrative di Bari». Una competenza che, per statuto, tocca proprio all'organo provinciale, ma una stoccata mortale per Tatarella. D'altra parte, ne è certo Amoruso, Tatarella non avrà nulla da eccepire. «Ognuno gioca e deve giocare il suo ruolo. Io non sono intervenuto nelle sue scelte riguardo i nomi del coordinamento regionale» Ed era certo che il coordinamento si sarebbe tenuto una ssettimana prima. Poi le date erano state modificate all'ultimo minuto. Come pure gli accordi. «Ritengo che la vicenda sia stata gestita male. Se si vuole dare spazio a tutte le componenti, i nomi si chiedono ai rappresentanti delle varie espressioni, non si scelgono di propria iniziativa». Senza contare i patti andati a farsi benedire pure quelli e all'interno della stessa corrente. «Eravamo rimasti d'accordo - continua Amoruso - che ci saremmo risentiti. Quando sono tornato le scelte erano già state fatte. Ne prendo atto, era nei suoi poteri».

In quelli di Amoruso c'è invece la facoltà di scegliere la nuova segreteria provinciale, le liste alle comunali di Bari e il candidato sindaco. La segreteria provinciale avrà al suo interno una sorta direttivo costituito da responssabili degli enti locali e tre responsabili di macroregioni: Sud-est e Murgia, Nord Barese, e Bari. E, poi, il segretario provinciale si dedicherà interamente al capoluogo.

«Il prossimo anno sarò per Bari. Fino ad ora mi sono astenuto dal partecipare alle questioni cittadine perchè non mi interessa la contrapposizione a livello amministrativo. D'ora in avanti parteciperò alle riunioni di natura politica». Secondo lo statuto è la federazione, infatti, che propone le liste e il sindasco. Alla segreteria regionale spetta solo ratificarle.

Ascolterò Tatarella come gli autorevoli parlamentari, gli assessori, i consiglieri», chiarisce subito Amoruso. Nonostante il segretario regionale abbia già dichiarato a chiare lettere che il prossimo sindaco dovrà essere di AN. «È il metodo politico che è sbagliato - rettifica Amoruso - il candidato dovrà essere concordato con i partiti. Può darsi anche che ad AN tocchi la Provincia: l'importante è che siano entrambi due candidati vincenti».


 

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