![]() SOTTOSEGRETARIO DI STATO AL MINISTERO DELL'INTERNO Dipartimento della Pubblica Sicurezza |
Comunicato Stampa |
Sul cammino di una vera integrazione.
La vicenda dell'immigrazione, in Italia come in tutto il mondo, non è mai
sintetizzabile in una fotografia; può essere percepita nei suoi tratti
essenziali se si fa riferimento a un filmato. E nel filmato è inevitabile
che cambino le immagini e le scene: anche grazie alla nuova legge, oggi
rispetto a un anno fa, ci sono molti più immigrati regolari e molti
clandestini in meno; dunque, si sta progressivamente uscendo da quella
situazione di quotidiana emergenza che in passato rendeva improponibili
discorsi diversi dal contrasto alla clandestinità.
Sorprende che i critici della proposta di Fini siano ancora fermi all'album
fotografico del 2000 e non colgano gli effetti positivi che la "Fini-Bossi"
ha già iniziato a provocare. Sorprende che la polemica sia stata diretta
anche all'ipotesi, avanzata dallo stesso Fini, di rivedere il meccanismo
della quota annuale, nel momento in cui il permesso di soggiorno è
strettamente connesso a un contratto di lavoro, e quindi è più ragionevole
facilitare l'incontro, come la nuova legge prevede, tra offerta e domanda di
lavoro; sorprende perché l'identica ipotesi era stata formulata un mese fa
dal ministro Maroni alla Festa del UDC, a Fiuggi...
La riflessione nel dettaglio della proposta di Fini e sulla sua gradualità -
voto per le amministrative ( e non per le politiche ) per chi ha la carta di
soggiorno ( e quindi sta in Italia regolarmente da almeno sei anni ) -
consentirà di lavorare per tradurla in norme nel modo più adeguato.
L'esperienza recente rassicura: tutti ricorderanno come la Lega accolse
l'ipotesi di regolarizzazione mentre si discuteva della "Fini-Bossi". Aver
superato concordemente e con raziocinio quella opposizione ha consentito di
prosciugare gran parte della palude della clandestinità. Il tempo e il buon
senso convinceranno che sono necessari passi ulteriori sul cammino di una
vera integrazione.
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