ALFREDO MANTOVANO
Deputato al Parlamento italiano
RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO
STATO


Comunicato Stampa

  numero 2 29 marzo 2000

 

Mantovano (AN): sulla sicurezza la sinistra ha paura di legiferare


E adesso il governo e la maggioranza spieghino per quali ragioni il "pacchetto sicurezza", dopo essere stato collocato nelle passate settimane agli ultimi posti dell'ordine del giorno della Camera, oggi è perfino scomparso dallo stesso ordine del giorno. Se, come fa oggi in un'intervista l'on. Folena, scaricassero la responsabilità sulla destra, direbbero una grossa stupidaggine: la destra ha seguito passo dopo passo il percorso di questo inutile provvedimento presentando emendamenti propositivi, e vedendosi addirittura non ammessi quelli relativi alle materie che interessano direttamente la sicurezza, dalla riforma della Gozzini al rigore nell'immigrazione, dal contrasto al contrabbando alla lotta agli stupefacenti.

La realtà è che la sinistra non è in grado di realizzare una politica per la sicurezza: non solo per le divisioni al suo interno, ma prima ancora per l'ideologica incapacità di varare norme che non siano lassiste. Per averne conferma basta ricordare le proposte della sinistra solo in questa legislatura: abolizione dell'ergastolo (sponsor Diliberto, già passata al Senato), abolizione dell'ergastolo col rito abbreviato (è definitivo, con la legge Carotti), indulto per in terroristi (pendente alla Comm. Giustizia della Camera), legalizzazione dello spaccio di droga (v. l'ordine del giorno del Congresso DS), maxisanatoria per i clandestini (in corso dal 1998), affievolimento del 41 bis, il carcere duro per mafiosi (decisa da 2 anni), eliminazione dei corpi speciali di polizia (idem)… Per contro, non esiste un solo provvedimento che vada nella direzione opposta.

La sinistra è strutturalmente e ideologicamente impotente a fronteggiare il crimine. Per questo fa soltanto chiacchiere e si assume la grave responsabilità di non adottare alcuna decisione, preferendo la paralisi alla soluzione dei contrasti interni.

On. Alfredo Mantovano

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