ALFREDO MANTOVANO
Deputato al Parlamento italiano
RESPONSABILE DI A.N. PER I PROBLEMI DELLO
STATO


Comunicato Stampa

  numero 23  maggio 2000

Caso D'Antona

Mantovano: Bianco continua a ciarlare, senza esercitare i suoi poteri


E' certo che sul caso D' Antona il ministro dell'Interno, al di là delle telefonate e delle indiscrezioni private, che ha smentito, ha esercitato un debito condizionamneto sugli investigatori, tradotto in più occasioni in auspici-annunci, pubblici o privati, di importanti sviluppi nelle indagini: il contrario di ciò che la prudenza suggerisce di fare in queste circostanze (proprio quando si sta per individuare il responsable di un grave delitto è indispensabile dire che tutto è in alto mare), come ricorda oggi il procuratore Vecchione. Si è ancora in attesa di capire quanto questa pressione ha inciso sull'improvvida accelerazione che ha condotto all'arresto di Alesssandro Geri

E' certo che, benchè vi sia stata una prima fuga di notizie, il ministro Bianco non ha provveduto a costituire nella sua amministrazione alcun gruppo ispettivo teso ad accertare eventuali raesponsabiulità sul piano disciplinare, nè data la gravità dei fatti - ha sollecitato la costituzione di un gruppo ispettivo interministeriale, parallelo alla pur necessaria indagine della magistratura. E' altrettanto certo che, nonostante la fuga di notizia prosegua, come denuncia il sottosegretario Brutti, l'azione ispettiva continua a essere ritenuta superflua; ed è veramente singolare che il ministro dell'Interno chieda chiarezza e rigore in propostito, quando ha disposizione lo strumento tecnico per giungere a qualche conclusione, o per escludere del tutto che le indescrizioni siano da attribuire a chi nella vicenda ha svolto e svolge compiti di polizia giudiziaria. E' da ricordare che un accertamento paralello a quello dell'autorità giudiziaria è stato avviato dalla Commissione stragi.

Poichè fra qualche giorno il "tribunale della libertà" dovrà pronunciarsi sul ricorso di Geri contro l'ordinanza di custodia cautelare, è lecito chiedersi, in presenza di un ministro che continua a parlare ma non fa nulla di concreto pur avendone i mezzi, su chi cadrà la responsabilità politica di un eventuale revoca dell'arresto, derivante da indizi che non fossero ritenuti sufficienti. Posto che l'indagie riguarda anche altri personaggi, rimasti nell'ombra a causa della fuga di notizie, Geri potrebbe essere stato ingiustamente arrestato per la frettta di arrivare a qualche conclusione, ovvero, nell'ipotesi di una sua colpevolezza, a suo carico potrebbero non essere stati raccolti tutti gli elemneti rilevanti. A questo punto l'eventuale scarcerazione da parte del "tribunale della liberta" renderebbe doverose le dimissioni del ministro Bianco, prima ancora di qualsiasi mozione di sfiducia presentata nei suoi confronti

On. Alfredo Mantovano

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